Foligno, il rilancio di Casale passa per ambiente, trekking e mountain bike

Foligno, il rilancio di Casale passa per ambiente, trekking e mountain bike
FOLIGNO . Il rilancio di un borgo passa per progetti ma che possono...

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FOLIGNO . Il rilancio di un borgo passa per progetti ma che possono sembrare piccoli, ma che sono invece grandi. L’esempio viene da Casale, borgo montano del Comune di Foligno dove l’’Associazione Amici di Casale ha realizzato una bacheca turistica con cartografia, legenda e informazioni utili del borgo. Dopo mesi di duro lavoro, grazie a preziose collaborazioni con esperti del settore, sono stati censiti alcuni percorsi da poter fare a piedi o con la propria mountainbike. Il progetto si rivolge sia ai folignati, agli umbri ma anche e soprattutto ai turisti curiosi provenienti dal resto d’Italia. Tre i percorsi proposti, ed affrontabili sia a piedi che in mountainbike: Anello Casale, Cancelli, Cassale Massenzi, Fonti-Sassovivo; anello Monte Serrone, Anello Monte Aguzzo. E a sottolineare l’importanza di questo ennesimo progetto che punta al rilancio di Casale c’è stato l’intervento del vicesindaco Riccardo Meloni e del presidente del consiglio Comunale Lorenzo Schiarea. A coordinare l’inaugurazione Roberto Sebastiani che ha fatto da punto d’unione tra tutti i protagonisti di questo progetto come, solo per citarne alcuni, Grabriele Finamondi e Fabrizio Reali e il presidente dell’associazione Claudio Marinangeli. Nel dicembre 2017 un gruppo di amici ha deciso di fondare l’Associazione Amici di Casale con lo scopo di dar vita a promozione sociale, turistica, di valorizzazione di realtà e di potenzialità naturalistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche della frazione di Casale. “L'abitato del piccolo borgo di Casale – si legge sul sito dell’Associazione - si divide in tre agglomerati: il Castello, l'Arco e la Loggia, preceduti da Il Laghetto, provvidenziale riserva d’acqua, documentata fin dal 1100, di origine carsica, affiancato da due pozzi uno dei quali è denominato “fonte delle pecore”. Casale, documentato già dal 1098, è dapprima feudo dei Monaldi di Uppello, poi patrimonio dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo. Per tradizione luogo di passaggio degli apostoli, ricordato nella dedicazione della chiesa di Sant'Andrea Apostolo. L’edificio, documentato fin dal 1239, ha subito nel tempo numerosi rifacimenti, identificabili anche attraverso i vari affreschi riemersi nel recente restauro: un affresco raffigurante un angelo rinvia a caratteri trecenteschi mentre una immagine della Madonna di Loreto, della quale si hanno notizie dai primi anni del Settecento, testimonia anche la devozione e il passaggio dei pellegrini provenienti dalla Valle umbra sul cammino di Loreto. L’area di Casale appare protetta dal Monte Castello, sede di un castelliere, insediamento protostorico a controllo della viabilità. L’economia è stata sempre basata sulla vendita del legname, sull'allevamento di ovini e caprini, in particolare delle capre, alle quali era riconosciuto il pascolo libero, da cui il nome del “passo delle capre” che collega con gli altri villaggi dell’area. Altro percorso con funzione economica è la “strada dei nevieri”, che porta alla Fossa Neve, un tempo luogo di raccolta della neve, che, diventata ghiaccio, veniva portata a dorso di mulo a Foligno per le esigenze della quotidianità, sia all'ospedale che nei locali pubblici e nelle case private”.
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Il Messaggero