Foligno, la proposta del professor Roberto Segatori: «Ricordiamo degnamente don Giovanni Minzoni»

La targa nella oiuzza intitolata a don Minzoni
FOLIGNO - «Il 23 agosto ricorre il centenario della morte di don Giovanni Minzoni, sacerdote medaglia d’argento nella Prima guerra mondiale e antifascista ammazzato...

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FOLIGNO - «Il 23 agosto ricorre il centenario della morte di don Giovanni Minzoni, sacerdote medaglia d’argento nella Prima guerra mondiale e antifascista ammazzato dalle squadracce fasciste di Italo Balbo. Siccome a Foligno la piazzetta Don Minzoni è lo slargo più frequentato di via Gramsci, occorrerebbe chiedere al sindaco e a tutta la città di ricordarlo con una cerimonia». Ad avanzare la richiesta è il professor Roberto Segatori, presidente dell’Università della Terza Età di Foligno. Una richiesta che dovrebbe andar di pari passo anche con un intervento di piccolo restauro della targa di intitolazione le cui scritte sono, col passare del tempo, in parte sbiadite. E quella targa, all’epoca dell’apposizione, fu anche al centro di un temporaneo equivoco. Perchè su quella targa venne scritto “Don Minzoni Martire del Fascismo” e dopo alcune segnalazioni avvenne la correzione con le parole “Don Minzoni vittima del fascismo”. A spiegare la storia di quella piccola ma importantissima piazzetta del centro storico è Divina Foligno: “Lungo via Gramsci – si legge - si apre piazza Don Minzoni, risultato di un bombardamento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale che provocò l’abbattimento di un palazzo. La piazzetta è chiusa dalla chiesa di Sant’Apollinare. Sebbene alcuni documenti testimonino la sua esistenza già dal 1116, attualmente è un elegante costruzione a croce greca del secolo XVIII. La piazza è caratterizza da una fontana denominata “Ricordo del dolore umano e monumento alla pace” realizzata nel 2004 da Ivan Theimer; ed è anche detta piazza delle Tartarughe per le sculture in bronzo che ai piedi della fontana».
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Il Messaggero