Foligno, il Presepe della Carità cambia per covid-19. Le novità della Caritas in vista del Natale nel rispetto delle norme anti coronavirus

Foligno, il Presepe della Carità cambia per covid-19. Le novità della Caritas in vista del Natale nel rispetto delle norme anti coronavirus
FOLIGNO - Ai tempi dell’emergenza covid-19 cambia tutto. Cambiano anche le modalità che riguardano iniziative benefiche, come il tradizionale Presepe vivente che da...

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FOLIGNO - Ai tempi dell’emergenza covid-19 cambia tutto. Cambiano anche le modalità che riguardano iniziative benefiche, come il tradizionale Presepe vivente che da anni la Caritas Diocesana di Foligno, guidata dal direttore Mauro Masciotti, organizza coinvolgendo tutta la comunità cittadina e le sue tante componenti. “Stiamo vivendo un momento complesso – spiega Masciotti a Il Messaggero – e la pandemia impone il rispetto di nuove regole collettive. Per questo stiamo ripensando due appuntamenti, divenuti una apprezza tradizione, che da anni portiamo avanti per sottolineare la vicinanza a tutti e in particolare agli ultimi tra gli ultimi. Mi riferisco a presepe vivente che veniva proposto negli spazi esterni della sede della nostra Arca del Mediterraneo e dei vicini Porti delle Conce. Sposteremo tutto al Chiostro di San Giacomo, con ingressi contingentati e su prenotazione. E quest’anno realizzeremo il Presepe sul tema dell’emergenza covid-19. Questa pandemia ha portato – prosegue – a tanti necessari cambiamenti che, si spera possano durare il meno a lungo possibile, ci accompagneranno verso il ritorno alla normalità. E stiamo ragionando su come cambiare, adeguandolo alle normative anti-pandemia, anche l’altro importante appuntamento che realizzavamo ormai da anni alla stazione ferroviaria in collaborazione con Polizie Ferroviaria, Ferrovie, Fondazione Ferrovie dello Stato e tanti altri benefattori. Quest’anno il Babbo natale che arriva in treno a vapore non a portare regali ma a rivere quelli portati dai bambini per i loro coetanei meno fortunati avrò una formula diversa che – conclude Masciotti - presto comunicheremo”.

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Il Messaggero