FOLIGNO - L’avvocato Giuseppe Mancini, autore del Bando della Giostra della Quintana di Foligno, compie cento anni. Un secolo di vita per un personaggio che ha segnato la storia...
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«Mi chiesero di scrivere il Bando – racconta con grande lucidità - con il fine di cancellare i rancori del dopoguerra e invitare il popolo alla concordia con un riferimento al settembre, il mese gioioso della vendemmia». Sono passati quasi settanta anni e quelle parole scritte sul retro di un foglio della Regia Pretura dispensano ancora emozioni ai Quintanari. «I membri del Comitato rievocatore – racconta ancora – mi chiesero di scrivere un bando nell’idioma dell’epoca che invitasse il popolo alla tenzone. Mi rivolsi allora a mio fratello Alfredo e lui, prontamente, mi consigliò la lettura di “Della dissimulazione onesta” di Torquato Accetto, scrittore napoletano del Seicento. Un’opera dove si spiegava come si dovesse fare per gabbare la gente – spiega ridendo di gusto – lessi il libro ed iniziai la stesura pensando che la Quintana doveva essere una grande festa di popolo. Oggi – conclude – non vado più al Campo, ma dal balcone della mia casa ascolto il grande Claudio Pesaresi che declama il Bando prima della Giostra». «Sono emozionato per questa importantissima ricorrenza – ha commentato il presidente dell’Ente, Domenico Metelli – domani l’avvocato Mancini compie cento anni e la sua festa è anche la festa della Giostra della Quintana. L’avvocato ha visto nascere la Quintana, ne è stato un grandissimo protagonista ed anche oggi è un appassionato quintanaro che segue tutte le nostre vicende. Le sue parole immortali – ha aggiunto – sono un prezioso insegnamento ed hanno ispirato l’azione del Popolo della Quintana in questi settanta anni. Domenica lo festeggeremo alla grande – ha concluso il Presidente – e ci stringeremo intorno a lui che con la sua passione ed il grande esempio è l’ispiratore e il custode dai grandi valori della Quintana». L’Ente Giostra sarà presente domenica in Comune con una delegazione in costume ed il Gonfalone per rendere omaggio a Giuseppe Mancini. Nel corso della cerimonia, il presidente dell’Ente, i magistrati ed i priori dei rioni consegneranno all’avvocato il Dio Marte in oro, la massima onorificenza della Quintana, la riproduzione del Gonfalone ed il libro “La Quintana e la Città”, edito dall’Ente nel 2013 per festeggiare i 400 anni della Giostra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero