Foligno, Natale e goliardia: una challange decreta il maglione delle feste più brutto

Foligno, Natale e goliardia: una challange decreta il maglione delle feste più brutto
FOLIGNO - Quello con le renne davanti indossato da Bridget Jones...

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FOLIGNO - Quello con le renne davanti indossato da Bridget Jones è diventato cult, ma da li in avanti di passi in avanti o indietro verso la bruttezza ne sono stati fatti eccome. Ed è proprio da qui che è nata l’idea di Laura Laucyte di lanciare anche a Foligno la prima edizione del Contest, “Il maglione natalizio più brutto di Foligno”, che ha avuto luogo avuto lo scorso sabato al Ristorante Winner di Foligno. L’invito era quello di sfoggiare il maglione natalizio più brutto possibile. Ed a partecipare sono stati una ventina di folignati che si sono sfidati a suon di golfoni, inguardabili, eccentrici e di pessimo gusto. Terminate le votazioni a vincere il trofeo e cesto natalizio è stato un maglione in perfetto stile natalizio in cui campeggiava l’effige di un gigantesco termoscanner, segno dei tempi in cui stiamo vivendo. Ad indossare il maglione natalizio vincitore per bruttezza è stato quello indossato da giordano Granelli. “L’idea è nata – spiega Granelli a Il Messaggero – da un gruppo di amici, alcuni dei quali ruotano intorno al Laboratorio Pimpinello, cui si sono aggiunte altre persone che hanno raccolto la sfida carpendola dal tam tam del web. Oltre a me ci sono stati anche un secondo e un terzo classificato, si tratta di due bambini. A tutti è andata una coppa e un cesto di doni Natalizi. La coppa la terremo, mentre i cesti, proprio nello spirito natalizio saranno donati a persone o famiglie in difficoltà Un piccolo gesto che, dopo aver preso le mosse da un momento goliardico, ha seguito il solco – conclude – della solidarietà per cui era stato pensato”. Un bel gesto, nato dalla voglia di stare insieme, nel rispetto delle norme anti Covid, per riacquisire un po’ di normalità che da tempo manca a causa delle restrizioni causate dalla pandemia. Ma anche un bell’esempio di come anche la goliardia possa diventare il motore per la solidarietà. Va poi sottolineato il lavoro di ricerca, anche via web, dei singoli maglioni. C’è stato chi ha letteralmente ribaltato gli armadi e chi, invece, s’è affidato alle magie possibili con Internet per individuare il maglione più brutto di tutti. Quello indossato dal vincitore Giordano Granelli ha anche un richiamo, chiarissimo, all’attualità: il termoscanner. Un richiamo di responsabilità che fa riflettere e spiega ancora una volta l’importanza del rispetto delle norme di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid 19. Ogni elemento è un simboliche parte da un momento di leggerezza, di condivisione e di rispetto delle regole finalizzando il tutto alla solidarietà con la buona azione data dal dono dei cesti natalizi ai più bisognosi così da far trascorrere più serenamente anche a loro il Natale. La challange da poco realizzata è una “prima” assoluta a Foligno e si candida a diventare un classico da ripetere ogni anno ampliando il numero dei partecipanti così da far crescere, volta dopo volta, il numero dei doni in favore degli ultimi. La goliardia, quindi, diventa solidarietà e dà un esempio sano di come una serata vissuta con gioia possa trasformarsi nel fulcro di un importante gesto di aiuto verso chi vive situazioni di profonda, e sempre più spesso, quotidiano disagio. Adesso, passate le feste, si inizierà a pensare all’edizione del prossimo anno ragionando, magari, sulla possibilità della challage goliardica come vero e proprio veicolo di sostegno verso le difficoltà magari scegliendo anche più periodi dell’anno e temi sempre diversi.

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Il Messaggero