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FOLIGNO Marito e moglie, un coppia di 45enni di origine straniere, sono stati ricoverati in Pronto soccorso per una intossicazione da monossido di carbonio. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e ieri quando i due hanno iniziato ad accusare i primi sintomi. Una volta giunti al “San Giovanni Battista” i due sono s stati immediatamente presi in carico dallo staff medico sanitario guidato dal dottor Giuseppe Calabrò. La coppia, stando a quanto risulta a Il Messaggero, è stata stati sottoposta a approfonditi accertamenti e viene sono attentamente monitorati dal personale sanitario. Le loro condizioni sono stabili.
Condizioni stabili, quindi, che farebbero presupporre che il loro quadro clinico non segnala conseguenze di particolare gravità e non ne è stato disposto, stando a quanto risulta, il trasferimento in centri specializzati. Sarà l’evoluzione del quadro clinico a chiarire come evolverà la degenza indicando contestualmente i tempi di dimissione che permetteranno alla coppia di poter riprendere la normale vita di tutti i giorni.
LE CAUSE
Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, ma sul punto saranno le verifiche tecniche a fugare ogni dubbio, il monossido si sarebbe sprigionato probabilmente da un qualche tipo di caldaia. La diffusione del monossido di carbonio in casa ha poi determinato lo stato di malessere a carico di marito e moglie. I soccorsi allertati tempestiavamente hanno permesso di evitare guai peggiori per la coppia di stranieri.
I CONSIGLI
Per scongiurare brutte sorprese da monossido di carbonio gli esperti ricordano che va garantita la corretta ventilazione e aerazione dei locali dove sono installati o utilizzati gli apparecchi di riscaldamento, compresi i piani di cottura così da garantire da assicurare tanto l’afflusso di aria per la combustione, quanto la fuoriuscita dei fumi e di eventuali miscele di gas non combuste. Deve inoltre essere assicurata la tenuta delle canne fumarie e dei tubi che dalla caldaia o dalla stufa si innestano sulla canna fumaria o direttamente sull’esterno. Piccoli, ma fondamentali accorgimenti che possono salvare la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero