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FOLIGNO - “Luminarie sì o luminarie ridotte moderate in considerazione degli alti costi dell’energia?”. È il quesito intorno al quale ruota il summit, convocato da Aldo Amoni di Confcommercio per venerdì 21 alle 15 nei locali del Comune di Foligno in piazza della Repubblica. “La convocazione dell’assemblea degli operatori commerciali e imprese associate – dice Amoni a Il Messaggero – s’è resa necessaria per affrontare per tempo la questione luminarie. Siamo pienamente consapevoli del difficile momento generale che tutti dobbiamo affrontare. Siamo contestualmente consci del fatto che un Natale senza luminarie non darebbe la giusta accoglienza che la città di Foligno da anni è in grado di esprimere spiegando ulteriormente così la propria capacità attrattiva. Proprio per questo – prosegue Amoni – il confronto sarà importantissimo per dare una linea chiara su questo punto. Dobbiamo dire con estrema chiarezza “si” alle luminarie oppure, altrettanto chiaramente dobbiamo puntare su un progetto, in questa fase, ridotto eliminando, ad esempio, le installazioni luminose puntando sulle luminarie in senso stretto magari riducendone, per quanto possibile, la presenza lungo le vie ma senza annullarla. Ciò anche in considerazione degli alti costi dell’energia. Nella stessa occasione ragioneremo anche su idee innovative per il natale e daremo anche – conclude Amoni – informazioni dell’attività svolta sino ad oggi”. L’appuntamento convocato da Amoni non è un mettere le mani avanti, ma è una occasione per ragionare per tempo, adesso in ottobre, su ciò che si dovrà e, soprattutto, si potrà fare per le festività natalizie. Alla luce del ragionamento dei costi, e soprattutto degli aumenti, si potrebbe pensare ad una rimodulazione delle luminarie. Si potrebbe guardare alla realizzazione di luminarie per così dire “pure” eliminando le installazioni luminose che tanto apprezzamento hanno riscosso. Si potrebbe guardare ad una implementazione dell’impiego di fonti luminose a basso o bassissimo consumo. Ciò da cui, però, non si potrà prescindere sarà il quantum di disponibilità economica per dar corpo ai diversi progetti. “Il Natale – ha aggiunto Amoni – è un momento importantissimo per il commercio e non soltanto. E per questo non possiamo permetterci di ignorare questo settore che è motore economico e presidio cittadino.
Il Messaggero