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FOLIGNO - Ladri in azione nella notte tra Natale e Santo Stefano. È Accaduto nel centro storico di Foligno. Ad esser state prese di mira diverse attività, tra colpi tentati e riusciti, tra bar e altre tipologie di locali. In un caso, oltre ai danni dovuti alla vetrina sfondata, sono stati rubati appena 5 euro. In un altro sono stati razziati cartoni di champagne, cassetto del registratore di cassa, svuotata la cassaforte e rubato anche il contenitore delle mance riservate ai dipendenti. Ed in un altro caso ancora a sparire sono state bottiglie di champagne e di pregiato Barolo. “I ladri hanno agito – racconta al Il Messaggero Giorgio Papandrea del Bar Duomo – intorno alle 3.30 della notte tra Natale e santo Stefano. Nel bar non c’era nulla da rubare anche perché avendo subito altre volte queste “visite” non lasciamo nulla. C’erano soltanto 5 euro che sono stati puntualmente fatti sparire. Stavolta le telecamere, così come le eventuali impronte rilevate, potranno dare, con ogni probabilità, importanti spunti d’analisi utili a stringere il cerchio intorno a chi ha messo a segno queste razzie con spaccata”. “Volevo ringraziare i Signori Ladri – commenta Diego Rosi di Umami-Foligno che gentilmente hanno sfondato la vetrina del mio locale. Volevamo dirvi che l’anno prossimo se volete chiedetemi le chiavi così evitiamo tutto questo perdere tempo. La cosa assurda – aggiunge parlando con Il Messaggero è che puntualmente nessuno ha sentito nulla. E pensare che sono state lanciate 8 mattonate contro la vetrina della porta della cucina, la porta è stata presa a calci e quando ieri siamo andati ad aprire il locale non si riusciva nemmeno ad entrare e abbiamo dovuto allertare gli specialisti. Ci hanno rubato diversi cartoni di champagne, il cassetto del registratore di cassa con dentro alcune decine di euro di fondo cassa, hanno aperto la cassaforte portandosi via gli incassi conservati al suo interno. E tra le cose che più fanno rabbia i ladri hanno preso anche il contenitore delle mance destinate ai nostri dipendenti. Tutto questo senza che nessuno abbia udito nulla. Eppure quando c’è stata la vittoria dell’Italia agli europei, ed erano le 23.30, qualcuno ha pensato bene di lamentarsi”. Il modus operandi dei banditi – non è ancora stato chiarito se ad agire sia stato un solitario o più persone – pare essere il medesimo in tutte i gravi fatti registrati nella notte tra Natale e santo Stefano.
Il Messaggero