Foligno, la rocciata più buona l’ha realizzata un avvocato. «Il segreto? La ricetta di nonna»

Foligno, la rocciata più buona l’ha realizzata un avvocato. «Il segreto? La ricetta di nonna»
FOLIGNO  - Avvocato con la passione della cucina della...

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FOLIGNO  - Avvocato con la passione della cucina della tradizione vince la prima edizione, nella categoria “privati”, del concorso dedicato alla rocciata. Territorio, tradizioni, buone pratiche, perpetuazione della memoria popolare: in una parola appunto rocciata. E per esaltare il dolce tipico il borgo di Vescia ha deciso di salire in cattedra lanciando la prima edizione, che s’è da poco svolta, del concorso “La rocciata più buona”. E a fare da sfondo all’evento non poteva che essere un altro tempio della tradizione culinaria e cioè il ristorante “Fichetto”. Così la rocciata, dolce tipico folignate, è divenuto il principe della manifestazione che era riservata a privati cittadini e ai commercianti. A lanciare la manifestazione la Pro Loco di Vescia e Scanzano con la collaborazione dell’associazione “La Valle del Menotre” per sviluppare i territori, le bellezze naturali e artistiche. A vincere la categoria “privati” è stata, come detto, l’avvocato Annalisa Checchè che, con la rocciata numero 22, ha collezionato 63 punti arrivando al primo posto su 26 partecipanti. A raccontare l’esperienza, contattata da Il Messaggero, è la stessa Checchè. “è stata esperienza bellissima – ha detto l’avvocato – e molto emozionante. Il segreto della mia rocciata? Di sicuro la ricetta di nonna che è basata sulla realizzazione di una pasta super sottile che dà quel gusto croccantino e che riposa per una notte intera prima di essere stesa. Poi c’è la scelta delle mele per il ripieno. Utilizzo 7 tipi di mele e aggiungo anche un mela cotogna. Amo cucinare in particolare i piatti della tradizione come la pizza al formaggio e tutto ciò che riguarda i lievitati. Penso poi alle rocciate con ripieno di erbe o – conclude -alle colombe di Pasqua”. La categoria “commercianti” ha invece visto al primo posto la Pasticceria Muzzi Srl, seguita al secondo posto da Le Delizie di Properzio e al terzo da Amerigo Carni. Per i “privati” al secondo Ivana Rinalducci e al terzo Maurita Manenti.  Il lavoro della giuria qualificata che ha valutato le rocciate in concorso ha avuto come criteri di valutazione aspetto visivo, olfatto, gusto, tipicità. L’appuntamento ha avuto lo scopo di valorizzare la rocciata come simbolo delle tradizioni culinarie umbre; promuovere la condivisione e la celebrazione di questa preparazione tra gli appassionati; stimolare una sana competizione culinaria, dove l’obiettivo principale è la celebrazione del sapore e della tradizione. Le origini della rocciata sono antichissime e forse risalgono addirittura agli antichi Umbri. Basti ricordare che nelle “Tavole Eugubine” si trova traccia di un alimento simile: il “Tesendo” che veniva utilizzato utilizzato nei riti sacri.

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Il Messaggero