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FOLIGNO - Si chiama “Codirobottiamo!” ed è il progetto, figlio di una importante collaborazione tra scuola pubblica e privata, che coinvolge, per l’anno scolastico 2022-2023 la scuola (pubblica) primaria di Fiamenga (che fa capo all’Istituto Comprensivo Foligno 4) e la scuola (privata) dell’infanzia “Mariele Ventre”. Il progetto interessa un ambito innovativo e sempre più essenziale quale è quello dello sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale. “Dallo scorso anno – racconta con un pizzico di emozionata soddisfazione suor Valeriana del “Mariele Ventre” – è nata questa importante collaborazione con il Comprensivo Foligno 4 che fa capo alla scuola “Gentile da Foligno”. Collaborazione reciproca che è incentrata sulla robotica che viene insegnata ai piccoli studenti di 4-5 anni. Si tratta di un modo ulteriore di educare i bambini attraverso quelle che sono le novità del tempo che vivono e che permetterà loro di guardare in maniera più preparata alle sfide del futuro. Il bello di questo progetto è la grande voglia di collaborazione tra scuole in un contesto – sottolinea – di positiva reciprocità tra scuola pubblica e privata che mettono comunque al centro – conclude suor Valeriana gli alunni e la loro preparazione”. Un progetto avveniristico in linea con l’indicazione data dal Consiglio d’Europa che ha approvato il Digital Citizenship Education Project dove si pone l’attenzione sulla necessità di istruire i bambini tramite competenze per l’apprendimento e la partecipazione attiva nella società digitale, ponendo attenzione su ciò che si può fare per educare le nuove generazioni a essere futuri cittadini digitali. Per dare risposta a questa richiesta in ambito scolastico si va sempre di più ampliando l’attività di robotica educativa, di sviluppo del pensiero computazionale arrivando all’ambito, ovviamente con ottica introduttiva, dell’intelligenza artificiale. Così per i bambini si segue la linea della formazione alle competenze digitali. Non solo robot, approccio alla robotica, sviluppo del pensiero computazionale e creatività digitale. Perché alla “Mariele Ventre” ci si muove anche su ambiti per così dire più tradizionali. Ne è un esempio l’altra iniziativa, che prenderà corpo nei prossimi giorni, e che vedrà realizzarsi la drammatizzazione di una favola , tratta da un libro scritto da Laura Vedovati.
Il Messaggero