Foligno, Giostra della Quintana Lucio Cacace: «Il cronometro sfata il mito del vantaggio per chi parte per primo. I sei centesimi tra Gubbini e Lionetti equivalgono allo scatto di un flash»

Foligno, Giostra della Quintana Lucio Cacace: «Il cronometro sfata il mito del vantaggio per chi parte per primo. I sei centesimi tra Gubbini e Lionetti equivalgono allo scatto di un flash»
FOLIGNO - “I sei centesimi di distacco tra Massimo Gubbini del...

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FOLIGNO - “I sei centesimi di distacco tra Massimo Gubbini del Giotti e Nicholas Lionetti del Pugilli, rispettivamente vincitore di Giostra e secondo classificato, corrispondono allo scatto di un flash della macchina fotografica. Non è possibile misurare a quanto corrisponde materialmente, e cioè a centimetri, millimetri o a quante falcate o porzioni di esse. Per capire quanto è infinitesimale questa forbice aprite il cronometro sullo smartphone e nella massima velocità in cui riuscite attivatelo e disattivatelo. Scoprirete che un tocco del vostro dito, per quanto veloce, ruoterà in media intorno ai 10 centesimi”. A parlare con Il Messaggero, commentando la giostra della Quintana de La Rivincita è Lucio Cacace presidente della Commissione Tecnica dell’Ente Giostra della Quintana. “La pista era in condizioni perfette – prosegue – ed ha permesso di sfatare , finalmente, il mito secondo cui chi parte per primo ha le condizioni migliori. Basti pensare che l’ottavo binomio sceso in pista e cioè quello del rione Croce Bianca con Lorenzo Paci su Puck de Breme ha fatto registrare il miglior tempo della prima tornata che poteva essere anche ulteriormente migliorato se non avesse dovuto correggere il rischio di uscita di percorso arrivando – prosegue Cacace – a compiere quel “numerone” che l’ha visto carpire l’anello e completare la carriera senza errori. Se analizziamo poi le tre tornate di Lionetti, che dal mio punto di vista è il vincitore morale della Quintana, si scopre che i tempi tra prima e terza tornata si discostano di appena due centesimi: 54.13 nella prima e 54.15 nella seconda. Venendo invece tutte e tre le tornate i tempi, in relazione ai secondi, sono stati costanti e cioè sempre sul 54. La Quintana l’ha persa per quei sei centesimi, appunto il flash, perché nella seconda tornata, quello col suo tempo più alto delle tre e cioè 54.69, ha spostato il suo baricentro sopra l’anteriore del cavallo e quindi ci sono stati quegli inciampi che hanno portato ad un riscontro cronometrico più alto. Nicholas Lionetti l’avevo notato già ad Ascoli ed ora, alla luce dei risultati alla Giostra della Quintana è del tutto evidente che per lui si prospetta un grande futuro a Foligno. Sono soddisfatto del lavoro realizzato per predisporre una pista che, come è di tutta evidenza, è stata perfetta e per questo ringrazio tutto lo staff che l’ha reso possibile operando – conclude il presidente Cacace – senza soluzione di continuità”.

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Il Messaggero