FOLIGNO - Una passeggiata lungo le rive del fiume Topino stava per trasformarsi in tragedia. Giotto, un meticcio di due anni...
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Giotto, un meticcio di due anni era insieme a Silvia Pierangeli, la sua proprietaria, quando all'improvviso s'è diretto verso il letto del fiume fino a scomparire. Poco dopo la giovane folignate s'è accorta della scomparsa riuscendo ad individuare Giotto incastrato sotto un grosso ramo senza possibilità di potersi liberare. A quel punto Silvia s'è lanciata in acqua, in punto piuttosto profondo, e con un vero atto eroico ha salvato Giotto.
Tutto è nato per un gioco. Giotto, un meticcio di due anni incrocio tra un cocker e un breton, passeggiando come già fatto in molte altre occasioni lungo le sponde del tratto urbano del fiume Topino, è stato attirato da un'anatra selvatica. Ha iniziato ad inseguirla e il gioco ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Perché l'anatra che veniva inseguita una volta entrata in acqua è riuscita ad allontanarsi di gran carriere e quindi ha spiccato il volo, seppur per un brave tragitto, riuscendo a guadagnare una zona di fatto inavvicinabile.
Giotto ha tentato di inseguirla allontanandosi molto dalla sua proprietaria fino a sparire nel fiume. La sua padroncina Silvia Pierangeli, preoccupata per il prolungato allontanamento di Giotto, divenuto già da tempo la mascotte di via Garibaldi, ha iniziato a cercarlo dirigendosi verso l'ultimo punto dove l'aveva avvistato. Una ricerca non facile complicata dal fatto che quell'area del fiume topino è segnata da un livello di profondità del fiume ben più consistente del normale.
Il racconto. «Quando ho rintracciato Giotto - spiega Pierangeli - era incastrato sotto un grosso ramo in un punto del letto del fiume piuttosto profondo. Era impossibile che riuscisse a liberarsi da solo. Senza pensarci due volte mi sono lanciata in acqua, che mi ha coperto fino alla cinta dei pantaloni, e senza non poche difficoltà l'ho liberato. Un bagno fuori programma - conclude - ha fatto da sfondo ad un lieto fine». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero