Foligno, rischia la vita nel fiume per salvare il suo cane

Silvia e Giotto a spasso per Foligno
FOLIGNO - Una passeggiata lungo le rive del fiume Topino stava per trasformarsi in tragedia. Giotto, un meticcio di due anni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FOLIGNO - Una passeggiata lungo le rive del fiume Topino stava per trasformarsi in tragedia.


Giotto, un meticcio di due anni era insieme a Silvia Pierangeli, la sua proprietaria, quando all'improvviso s'è diretto verso il letto del fiume fino a scomparire. Poco dopo la giovane folignate s'è accorta della scomparsa riuscendo ad individuare Giotto incastrato sotto un grosso ramo senza possibilità di potersi liberare. A quel punto Silvia s'è lanciata in acqua, in punto piuttosto profondo, e con un vero atto eroico ha salvato Giotto.



Tutto è nato per un gioco. Giotto, un meticcio di due anni incrocio tra un cocker e un breton, passeggiando come già fatto in molte altre occasioni lungo le sponde del tratto urbano del fiume Topino, è stato attirato da un'anatra selvatica. Ha iniziato ad inseguirla e il gioco ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Perché l'anatra che veniva inseguita una volta entrata in acqua è riuscita ad allontanarsi di gran carriere e quindi ha spiccato il volo, seppur per un brave tragitto, riuscendo a guadagnare una zona di fatto inavvicinabile.



Giotto ha tentato di inseguirla allontanandosi molto dalla sua proprietaria fino a sparire nel fiume. La sua padroncina Silvia Pierangeli, preoccupata per il prolungato allontanamento di Giotto, divenuto già da tempo la mascotte di via Garibaldi, ha iniziato a cercarlo dirigendosi verso l'ultimo punto dove l'aveva avvistato. Una ricerca non facile complicata dal fatto che quell'area del fiume topino è segnata da un livello di profondità del fiume ben più consistente del normale.



Il racconto. «Quando ho rintracciato Giotto - spiega Pierangeli - era incastrato sotto un grosso ramo in un punto del letto del fiume piuttosto profondo. Era impossibile che riuscisse a liberarsi da solo. Senza pensarci due volte mi sono lanciata in acqua, che mi ha coperto fino alla cinta dei pantaloni, e senza non poche difficoltà l'ho liberato. Un bagno fuori programma - conclude - ha fatto da sfondo ad un lieto fine». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero