Foligno, i cento anni di Luisa Bocci: «Il coronavirus non mi mette paura, perché rimango sempre dentro casa»

Foligno, i cento anni di Luisa Bocci: «Il coronavirus non mi mette paura, perché rimango sempre dentro casa»
FOLIGNO - Spegnere cento candeline ai tempi del coronavirus. E' un...

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FOLIGNO - Spegnere cento candeline ai tempi del coronavirus. E' un compleanno decisamente particolare quello di Luisa Bocci, nuova centenaria di Foligno arrivata nella giornata di sabato allo straordinario traguardo della tripla cifra. Nonostante il coronavirus, a casa della signora Luisa c'è aria di festa. Tra una telefonata d'auguri proveniente dall'Australia ed il genero Enrico rientrato a casa con in mano una torta, la neo centenaria – lucidissima e molto loquace - non si esime dal raccontare la storia della sua vita. “Il mio segreto è stato sicuramente quello di aver vissuto una vita serena. Certo – spiega Luisa Bocci -, ci sono stati momenti difficili, ma ho avuto la fortuna di avere una bella famiglia con un marito perfetto e tre figli bellissimi”. Con Ermete – questo il nome del marito scomparso - la super nonna di Foligno ha dato alla luce Maurizio, Giorgio e Gabriella. Quest'ultima la accudisce tutt'ora a casa, anche se non manca certo l'affetto di tre nipoti e sei pronipoti. Nata il 18 aprile del 1920, la signora Luisa è stata registrata in Comune due giorni più tardi: “Ma il mio compleanno – tiene a precisare - è oggi”. Al lavoro di ebanista prima e dipendente delle poste poi del marito, Luisa Bocci ha affiancato il suo impegno di donna di casa, crescendo con amore e dedizione figli e nipoti: “Sono cristiana – racconta la centenaria – e casa nostra è sempre stata aperta a tutti”. Questo compleanno così particolare è stato rovinato dal coronavirus, che ha costretto i parenti ad annullare i festeggiamenti. “La festa è solamente rinviata” tiene a precisare la figlia Gabriella, mentre la festeggiata non sembra preoccuparsi più di tanto della situazione: “Il coronavirus non mi mette paura, perché rimango sempre dentro casa – afferma Luisa Bocci -. Ho vissuto anche l'influenza dell'Asiatica e una guerra mondiale, ma devo dire questo virus è più pericoloso”. Le giornate della centenaria scorrono in maniera regolare, anche se Luisa ferma non ci sa stare: “Al giorno d'oggi faccio l'oziosa – dice scherzando – però ancora leggo i quotidiani e cucio infilando l'ago senza occhiali”. “Inoltre – prosegue la figlia Gabriella – pulisce le verdure e sovrintende in cucina”. E in un momento storico così difficile per tutti, la centenaria Luisa Bocci ci tiene a mandare un messaggio a giovani e meno giovani: “Bisogna sempre essere onesti, pensare alla famiglia e al prossimo – afferma –. In particolar modo, dico alle donne di essere attaccate alla famiglia e di crescere bene i propri figli”.
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Il Messaggero