Foligno, caccia alla banda di ladri d’appartamento che ha colpito a Capodanno. In azione carabinieri, polizia e polizia locale

Foligno, caccia alla banda di ladri d’appartamento che ha colpito a Capodanno. In azione carabinieri, polizia e polizia locale
FOLIGNO - Una poderosa caccia all’uomo è iniziata la sera...

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FOLIGNO - Una poderosa caccia all’uomo è iniziata la sera di Capodanno in una zona della periferia di Foligno. Intorno alle 22 un cittadino ha notato strani movimenti ed ha fatto scattare l’allarme temendo, e i fatti gli hanno dato ragione, che potessero essere in atto furti. La zona è stata raggiunta da un poderoso spiegamento di forze dell’ordine con i carabinieri della Sezione Radiomobile, i poliziotti della Squadra Volante e gli agenti della Polizia Locale. La risposta di contrasto al crimine e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine ha permesso di contrarre corposamente le conseguenze di quella che poteva essere una razzia seriale in abitazioni momentaneamente senza persone all’interno. A quanto risulta a Il Messaggero è stato compiuto, in quella zona, un solo furto in abitazione, un secondo è sfumato grazie all’azione degli uomini in divisa la cui presenza, e soprattutto la prontissima risposta, ha fatto scemare ogni altro tentativo predatorio con i balordi costretti alla fuga. Gli episodi complessivi tra tentati e consumati sarebbero 4. Nel mirino delle forze dell’ordine ci sarebbero un paio di persone, particolarmente atletiche visto che, in base al racconto dei cittadini, avrebbero salto recinzioni e cancelli con particolare abilità. Ma forse i due, soggetti che avrebbero materialmente compiuto i furti, potevano sicuramente essere in compagnia di un terzo uomo con funzioni da palo e pronto a segnalare tutto e forse di una quarta persone che li avrebbe attesi a bordo di una vettura pronta per sparire e per cambiare velocemente territorio. Nella fuga uno dei balordi si sarebbe addirittura disfatto di una borsa, un sorta di piccolo zaino al cui interno sarebbero stati ritrovati arnesi da scasso. Le complesse indagini sui vari episodi proseguono senza soluzione di continuità. E si muovo da alcuni elementi certi. Primo fra tutti il modus operandi. La banda, infatti, pare abbia scelto per colpire abitazioni ritenute al momento vuote. Le luci spente, infatti avrebbero spinto i balordi ad entrare in azione senza però aver fatto i conti, al di la del livello criminale posseduto, con il miglior sistema d’allarme che, quando in funzione, non ha pari: i vicini di casa. C’è poi un aspetto ancor più tecnico e cioè l’abilità con cui i malviventi hanno preso vie di fuga che, per ora, hanno consentito loro di sparire. Abilità riassunta nel saltare cancelli e recinzioni dimostrando un evidente lungo allenamento. C’è da capire, infine, se si tratti di soggetti endogeni, e cioè stanziali in Umbria e soliti colpire in zone diverse da quelle di residenza, o se si sia, invece, in presenza di una batteria, magari “modulare” e cioè composta da soggetti che si alternano in base a ciò che deve essere colpito, proveniente da fuori regione e organizzata, al di la del curriculum crinale di ogni suo componente, con precisi compiti tra esecutori materiali dei furti, palo, autista per la fuga.

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Il Messaggero