FOLIGNO - Una bambina di sei anni è stata morsa dal cane della nonna al volto e alla testa ed è stat ricocerata d'urgenza all'ospedale di Foligno....
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AGGIORNAMENTO
Sulla vicenda mercoledì intorno alle 21 la Asl Umbria 2 ha diramato la seguente nota
«E’ perfettamente riuscito il delicato intervento chirurgico, eseguito dal chirurgo plastico dr. Marino Cordellini in collaborazione con il dr. Lorenzo Mariani, professionista della chirurgia generale del “S. Giovanni Battista”, alla bambina folignate di sei anni vittima dell’aggressione di un cane, un setter di taglia grande, che le ha procurato dodici ferite profonde alla testa e al volto oltre ad una grave lacerazione del tessuto muscolare temporale. La bambina è stata trasportata dai familiari in ospedale e l’intervento immediato e coordinato dei sanitari del pronto soccorso e della rianimazione del “San Giovanni Battista” ha permesso di stabilizzare in breve tempo la piccola paziente permettendone il rapido trasferimento in sala operatoria. L’intervento chirurgico è durato circa tre ore ed ha comportato la ricostruzione della fascia muscolare temporale e complessi interventi di sutura delle lacerazioni, in particolare nella regione temporale sinistra e sulla fronte. La bambina, sottoposta a terapia antibiotica per eliminare il rischio di infezioni e ricoverata nel reparto di pediatria, sarà dimessa dal nosocomio folignate entro una settimana circa e sarà seguita dall’équipe del dr. Cordellini anche nella fase post chirurgica per minimizzare l’impatto estetico delle cicatrici. Da sottolineare, oltre all’elevata professionalità dei sanitari delle tre unità operative del Pronto Soccorso, dell’Anestesia e Rianimazione e della Chirurgia, anche l’ottimo modello organizzativo adottato dalla Direzione Aziendale che ha permesso, attraverso una convenzione con la Usl Umbria 1 e la collaborazione con il dr. Cordellini, direttore della chirurgia ricostruttiva della Usl Umbria 1, di costituire una rete efficace di intervento nei casi di ustioni, incidenti stradali e gravi traumi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero