Foligno, Avis e donazioni di sangue: la comunità musulmana dà l'esempio e passa il testimone della solidarietà ai figli

Foligno, Avis e donazioni di sangue: la comunità musulmana dà l'esempio e passa il testimone della solidarietà ai figli
FOLIGNO – Un passaggio di testimone tra genitori e figli nel segno del solidarietà, della comunità e nel senso più vero del dono. E’ stata una...

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FOLIGNO – Un passaggio di testimone tra genitori e figli nel segno del solidarietà, della comunità e nel senso più vero del dono. E’ stata una domenica speciale, quella vissuta all’ospedale San Giovanni Battista, grazie alla collaborazione tra l’Avis comunale e l’associazione Al Islamiya. A spiegare il senso dell’iniziativa sono per Avis il presidente della Sezione Comunale, Emanuele Frasconi, e per Al Islamiya il mediatore culturale Ouabid Hicham. “Come associazione – spiega Hicham – collaboriamo con Avis da tempo. Abbiamo voluto portare i nostri figli alla giornata dedicata alla donazione per spiegare loro direttamente il valore del dono. E lo abbiamo fatto per continuare a contribuire a questo progetto tutto per la comunità, al di la di nazionalità, colore della pelle e religione. I nostri bambini e bambine saranno i donatori del domani”. “Avis Foligno – ricorda Frasconi – ha 2.600 donatori 150 dei quali, quindi un abbondante 5 per cento, è composto dai donatori di Al Islamiya da sempre pronti a dare il loro contributo alla donazione dando anche un grande esempio di partecipaizone alla comunità non soltanto locale. Pur se la necessità di donare è sempre alta come Avis Comunale alla data del 30 novembre scorso abbiamo registrato un più 105 sacche raccolte rispetto allo stesso periodo del 2018. Un dato che se pur importante non ci deve far abbassare la guardia e ci spinge a proseguire nell’attività di Avis sia a livello locale, che provinciale che regionale. Vogliamo anche ringraziare come Avis – ricorda – la disponibilità che viene messa in campo dal Servizio Immuno Trasfusionale dell’ospedale guidato dalla dottoressa Marta Micheli cui va – conclude Frasconi -, insieme a tutti i suoi collaboratori, la nostra gratitudine”.
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Il Messaggero