Flash mob alla stazione di Terni: le Sardine ricordano Sergio Secci

Flash mob alla stazione di Terni: le Sardine ricordano Sergio Secci
TERNI “Station to Station”. E’ stato scelto il titolo di un album di David Bowie per dare continuità ai sogni delle 85 vittime innocenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TERNI “Station to Station”. E’ stato scelto il titolo di un album di David Bowie per dare continuità ai sogni delle 85 vittime innocenti dell’attentato più sanguinario d’Italia. A quarant’anni esatti dalla strage di Bologna le Sardine Umbre si sono date appuntamento davanti alla stazione ferroviaria di Terni alle ore 10 di domenica 2 agosto.  In abiti bianchi, un trolley, un borsone da spiaggia da cui spuntavano le pinne e una ventiquattr’ore, in piedi, immobili, per non dimenticare, fino all’arrivo di quel fischio assordante delle 10,25, orario dell’esplosione. «Una manifestazione voluta soprattutto per stringerci attorno al ricordo di Sergio Secci nell’anno in cui anche la mamma Lidia Piccolini è venuta a mancare» – dichiara Michael Crisantemi, uno dei fondatori del movimento della Sardine Umbre. «Per chiedere verità e giustizia, non odio o vendetta» – replica Luca Montali.

«Station to Station era il titolo  perfetto per la nostra idea di flash mob diffuso di retata di sardine sparse nei paesi e nelle nostre menti, sparse nella memoria di quel che va conservato. Sparse tra le stazioni dell’Emilia Romagna e non solo». La manifestazione ternana in ricordo delle vittime della strage di Bologna si è svolta anche altre stazioni d’Italia e con la stessa modalità.
«Tenere viva la memoria storica di certi avvenimenti  - sottolinea Crisantemi - è dovere, necessità, fondamenta, essenza per chi c’era, per chi non li ha vissuti, per chi direttamente o meno ne è stato toccato, per chi è nato dopo e di quel periodo rischia di non conoscere quasi nulla».
 «Quella bomba ha interrotto il viaggio di donne e uomini, desideri, storie che potevano essere nostre» . Il viaggio e la vita di Antonella, Leo Luca, Angela, Domenica, Mauro, Vincenza, Francesco, Sonia, Cesare Francesco, Errica, Vito, Patrizia, Giuseppe, Silvana, Rosina, Argeo, Franca, Manuela, Natalia, Loredana, Nilla, Romeo, Mario, Angelica, Fausto, Rita, Paolo, Berta, Angelo, Irene, Lidia, Euridia, Umberto, Mirella, Eleonora, Salvatore, Carlo, Luca, Anna Maria, Carla, Verdiana, Maria, Angela, Eckhardt, Kai, Margret, Lina, Roberto, Elisabetta, Francisco (Paco), Onofrio, Amorveno, Nazzareno, Anna Maria, Vito, Antonino, Pier Francesco, Vincenzina, Pio Carmine, Rossella, Salvatore, Velia, Marina Antonella, Antonio, Flavia, Maria Angela, Maria Idria, Katia, Gaetano, Viviana, Roberto, Pietro, Antonio, Brigitte, Vittorio, Sergio, Iwao, Mauro, Vincenzo, Davide, Roberto, Paolino, Mirco, John Andrew, Catherine.

«Continueremo ad ascoltare i vostri sogni, li porteremo con noi su nuovi binari – dicono le Sardine Umbre -  perché solo così sappiamo e vogliamo immaginare il nostro futuro».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero