Terni, Festa della Repubblica il concerto della rinascita

Piazza della Repubblica
«Il concerto del due giugno in piazza del Popolo, organizzato dall'Istituto Briccialdi e dal Comune, segna la ripartenza della città in chiave culturale»....

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«Il concerto del due giugno in piazza del Popolo, organizzato dall'Istituto Briccialdi e dal Comune, segna la ripartenza della città in chiave culturale». Lo ha dichiarato il vice sindaco Andrea Giuli, ieri pomeriggio, presentando l'esibizione della Banda sinfonica dell'Istituto musicale ternano.


«Questo evento è un ciack sull'Estate Ternana» sottolinea Giuli. Il suo progetto sta per prendere forma. Sua, infatti, è stata l'idea di creare una serie di appuntamenti culturali fissi, sia in città che negli antichi borghi (da Collescipoli a Carsulae, da Cesi a Sant'Erasmo), che però si è dovuta fermare con l'arrivo della pandemia.
L'emergenza sanitaria sembra frenare e la cultura ne approfitta per guadagnare terreno. La Banda sinfonica del Briccialdi, diretta dal maestro Filippo Cangiamila (direttore della Banda nazionale dell'Esercito italiano), composta da 53 elementi tra studenti, ex allievi e docenti, ha attratto tanto pubblico. Anche perché quello di ieri era il solo evento pubblico organizzato in occasione della Festa della Repubblica. Nel rispetto delle norme anti Covid-19, i posti all'interno delle transenne erano stati prenotati ed occupati ma tanti altri spettatori sono restati in piedi, distanziati, ad ascoltare i brani di Giuseppe Verdi e di Amilcare Ponchielli, e ad applaudire.

Dopo il lungo periodo di emergenza sanitaria, in cui l'Istituto musicale non ha mai interrotto la propria attività, il Briccialdi si presenta nuovamente alla città, in un giorno di festa, per un incontro gioioso. «Siamo tra i conservatori d'Italia più attivi interviene il direttore Marco Gatti - che meglio hanno garantito la continuità e la qualità della formazione durante l'anno sciagurato della pandemia. Abbiamo saputo reagire. Abbiamo avuto il coraggio di rispondere, di adeguarci, di garantire e proteggere l'educazione e la crescita dei nostri ragazzi. Abbiamo assicurato lezioni in presenza e a distanza. Con questo concerto vogliamo mandare un messaggio ai nostri concittadini: noi ci siamo sempre stati e continuiamo ad esserci, di nuovo in presenza».
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Il Messaggero