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Cani ma soprattutto cagnolini pregiati. E falchi. Dilaga sul web il mercato illegale di animali pregiati, che se acquistati con tutte le certificazioni del caso non sono per tutti e soprattutto costano qualche migliaio d’euro e così invece arrivano a costi minori e con meno impegni.
I carabinieri forestali, attraverso il nucleo Cites guidato dal tenente colonnello Loredana Farnesi, stano mettendo in campo delle azioni importantissime volte a prevenire e fermare un fenomeno preoccupante. Da quanto si apprende, in Umbria il commercio illegale di queste due specie sarebbe abbastanza sviluppato, con contatti su internet e poi appuntamenti in superstrada per consegnare gli animali privi di ogni tipo di certificazione. Una problematica importante ma, come detto, l’azione dei carabinieri è altrettanto importante con alcune situazioni di illegalità già bloccate e altre in corso di individuazione.
I DATI
Hanno invece portato al maggiore numero persone denunciate, ovvero 97, i controlli svolti nel corso dell’anno dai carabinieri forestali sulle «discariche e la gestione illecita dei rifiuti» . L’attività ha riguardato i titolari di aziende deferiti per illecita gestione dei rifiuti pericolosi dal trasporto all’abbandono nonché trasporto per i controlli di rifiuti e infine le sanzioni amministrative a carico di cittadini per l’abbandono. Sono stati controllati 960 veicoli per trasporto rifiuti nel 2022.
Nel corso dell’anno considerato sono stati deferite all’Autorità giudiziaria 61 persone per violazione della normativa urbanistica-edilizia e sul vincolo ambientale. In particolare sono emerse irregolarità sia per la realizzazione di opere edilizie senza titoli abilitativi o in difformità ad essi, o mancanti delle autorizzazioni per realizzazione di interventi in aree sottoposte a vincoli paesaggistico-ambientale o idrogeologico. I forestali hanno proseguito i controlli presso i cantieri edili, insieme a militari del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) finalizzati all’attività di verifica della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Durante la stagione di caccia ancora in corso sono stati elevati 207 verbali amministrativi concernenti violazioni relative alle annotazioni sul tesserino venatorio, alla mancata tabellazione delle aree interessate dalle battute di caccia, al mancato rispetto delle distanze di sicurezza da abitazioni civili o strade carrozzabili.
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Il Messaggero