PERUGIA - Il personale della polizia amministrativa sociale e dell'immigrazione, diretto da Maria Letizia Tomaselli, ha notificato ed eseguito il provvedimento di sospensione...
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La vicenda ha origine qualche giorno fa quando il personale della Squadra Mobile ha effettuato un controllo mirato ad accertare se il titolare avesse acquistato una collana in oro provento di furto. Il commerciante inizialmente ha riferito di non aver mai acquistato oro da privati, successivamente ha asserito invece di averlo fatto, ma di non aver registrato l’operazione nel registro delle operazioni.
A fronte di questa contraddizione gli agenti hanno visionato la cassaforte all’interno dell’esercizio, dove non sono stati ritrovatii oggetti in oro, ma un’ingente somma di denaro di cui il titolare non ha saputo giustificare la provenienza.
A seguito di perquisizione nell’abitazione del titolare, oltre che la collana in oro oggetto di furto sono stati trovati e sequestrati un braccialetto in oro, un’altra cospicua somma di denaro e 3 assegni bancari .
Il titolare, oltre che essere denunciato per ricettazione è stato segnalato dal personale della Divisione Amministrativa per la violazione amministrativa della mancanza del registro delle operazioni).
«In considerazione della segnalazione per il reato di ricettazione - dicono dalla questura - particolarmente grave per un titolare di autorizzazione amministrativa di commercio di preziosi, il quale ha peraltro acquistato dei beni in oro senza provvedere alla registrazione prevista dalla legge, e quindi eludendo di fatto anche le prescrizioni imposte in licenza, il questore ha decretato la sospensione dell’attività per la durata di 15 giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero