PERUGIA - Oltre un milione di euro. Questo il bottino complessivo che la super banda stroncata dagli investigatori della sezione "Reati contro il patrimonio" della...
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Escavatori, macchine da lavoro, macchine agricole: la banda nei mesi scorsi ha colpito in diverse aziende e cantieri perugini portando via mezzi di notevole valore e rivendendoli, secondo gli investigatori, in Romania, paese da cui provengono i quattro banditi bloccati dalla mobile in stretto coordinamento con la procura.
L'indagine è scattata la scorsa estate ed ha avuto un'impennata lo scorso mese di settembre. Almeno diciotto i furti, tra andato a segno o solo tentati. La banda ha operato in cinque regioni, facendo base a Roma, utilizzando le principali vie di comunicazione e dunque anche la E45.
Gli investigatori hanno notato come le modalità dei furti fossero comuni: la banda compiva sopralluoghi per poi colpire nelle ore immediatamente successive rubando auto articolati con i teloni per coprire le macchine da lavoro poi rubate. Macchine risultate il più delle volte appena acquistate.
Il primo episodio lo scorso 14 marzo in una ditta di Ospedalicchio. Da quel momento è scattata un'opera di monitoraggio e di indagine da parte della mobile che ha portato all'individuazione dei banditi ma anche al recupero della quasi totalità dei mezzi rubati.
«Voglio esprimere tutto il mio apprezzamento per l'attività della squadra mobile che ha operato in collaborazione con altri colleghi della polizia, come il commissariato di Assisi e la polizia stradale. Molto importante è stato anche il contributo dato dai sistemi di videosorveglianza delle aziende che hanno subito gli assalti della banda» ha detto il questore Giuseppe Bisogno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero