«Essere liberi di scegliere, senza limiti e ostacoli»: da Orvieto l'appello di Anna Coscioni per una ricerca scientifica libera

L'intervento di Anna Coscioni a margine della presentazione del Memorial dedicato al figlio Luca

«Essere liberi di scegliere, senza limiti e ostacoli»: da Orvieto l'appello di Anna Coscioni per una ricerca scientifica libera
«Essere liberi di scegliere, senza limiti e ostacoli da parte della Chiesa. C’è chi vuole il miracolo e chi cerca il miracolo, Luca diceva sempre: il mio...

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«Essere liberi di scegliere, senza limiti e ostacoli da parte della Chiesa. C’è chi vuole il miracolo e chi cerca il miracolo, Luca diceva sempre: il mio miracolo è la scienza. In Italia ancora oggi attingiamo alle cellule staminali all’estero, in un paese evoluto come il nostro non dovrebbe più succedere questo». 

Anna Coscioni punta il dito verso le difficoltà con le quali oggi in Italia ancora occorre far conto. E lo fa a margine della presentazione della 13esima edizione del Memorial "Luca Coscioni" che si è tenuta ieri a Orvieto. L’iniziativa, intitolata al ricercatore e atleta orvietano malato di Sla scomparso nel 2006 a soli 38 anni, è stata presentata ieri, giovedì 20 aprile, in comune, alla presenza della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, dell’assessore allo Sport e presidente della Fidal Umbria, Carlo Moscatelli, del segretario dell'Atletica Libertas Orvieto, Marco Bracaletti, di Mina Welby, co-presidente dell'associazione "Luca Coscioni - Per la libertà di ricerca scientifica", e di Elena Rampello, membro della giunta dell'associazione.

«Dal punto di vista sportivo – ha spiegato l’assessore allo Sport e presidente Fidal Umbria, Carlo Moscatelli – si tratta di una gara veloce ma la cosa fondamentale – ha aggiunto – è che si celebri sempre il ricordo di Luca Coscioni. Lui era un maratoneta e questa corsa su strada è l’ennesimo omaggio che abbiamo voluto fargli, una persona come lui che sarebbe servita ancora oggi. Tredici anni fa, insieme ad Alessandro Bracciali, abbiamo voluto fortemente una manifestazione che potesse ricordarlo e ricordare le sue battaglie, un impegno che portiamo e porteremo avanti con entusiasmo e determinazione».

«È sempre un’emozione – ha detto la sindaca Tardani – presentare questa manifestazione. Record e competizioni, infatti, riescono a stimolare la partecipazione su temi delicati e complessi come quelli su cui si è battuto Luca, un impegno che però deve essere continuamente alimentato. Al di là di come uno la pensi, i cittadini vanno informati sulle vittorie della ricerca per essere più liberi nel pensiero e più liberi nelle scelte».

«In gara ci saranno giovani e meno giovani, abili e meno abili – ha affermato Mina Welby, co-presidente dell’associazione Luca Coscioni – una gara per tutti dove nessuno è migliore dell’altro. L’obiettivo è di ricordare Luca e di come ha dedicato la sua vita a stimolare ogni singola persona alla libertà di ricerca scientifica in tutti i campi affinché ognuno diventasse a sua volta stimolo per migliorare la comunità. Luca diceva: dal corpo del malato al cuore della politica, oggi diciamo dal corpo di tutti al cuore della politica».

«Non come mamma ma come cittadina – ha concluso Anna Coscioni – sono orgogliosa di aver avuto un figlio come Luca che ha lasciato un segno indelebile e un messaggio incredibile, dalla ricerca sulle staminali all’eutanasia, per i malati di Sla o di Alzheimer». 

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Il Messaggero