Erre come Rancicarella: Terni tappezzata di manifesti per far conoscere il dialetto

Erre come Rancicarella: Terni tappezzata di manifesti per far conoscere il dialetto
TERNI - Elle come Lisciebbussu. Erre come Rancicarella.Sono arrivati. Ecco i primi cartelli che valorizzano la lingua indigena. Dal 25 novembre fino al 18 gennaio 2021...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TERNI - Elle come Lisciebbussu. Erre come Rancicarella.Sono arrivati. Ecco i primi cartelli che valorizzano la lingua indigena. Dal 25 novembre fino al 18 gennaio 2021 le strade di Terni parleranno ancor più ternano. Una serie di cartelloni alfabetici, come in una scuola itinerante di vernacolo, faranno riscoprire con il sorriso il senso degli idiomi e delle culture locali. Lo aveva reso noto nei giorni scorsi la direzione Istruzione Cultura del comune di Terni che pubblicizza questa iniziativa che rientra in quelle realizzate, dall'inizio della scorsa primavera, grazie al bando Ternivisione.  «Si tratta -si legge in un comunicato- di un'opportunità finanziata con i  fondi  di Agenda Urbana e gestita dall’ufficio Politiche Giovanili del comune di Terni, che ha coinvolto un numero elevato di giovani, valorizzando la loro capacità progettuale e la  voglia di partecipazione».


Il progetto, definito l'abbeccediario di un certo spessore, realizzato dal gruppo di giovani donne Ellole consentirà di seguire il corso di ternano passeggiando  per le vie del centro, dove alcuni esercenti e proprietari di negozi hanno deciso di mettere a disposizione le proprie vetrine per esporre il progetto di Irene Labella e delle colleghe Laura Cundari e Paola Patrizi.

Insomma, in questi giorni "arancioni", sarà possibile camminare per Terni ed apprendere il dialetto attraverso questi manifesti che, c'è da scommetterci, strapperanno almeno un sorriso, aprendo l'ennesimo dibattito cittadino su opportunità come queste.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero