Elezioni politiche, ecco il manifesto dei sindaci Pd: «Candidare De Rebotti, unica possibilità di vincere»

Elezioni politiche, ecco il manifesto dei sindaci Pd: «Candidare De Rebotti, unica possibilità di vincere»
I sindaci del Pd scendono in campo con un manifesto, un nome e indicano una direzione per le prossime elezioni. Per loro la possibilità di vincere e andare oltre ai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

I sindaci del Pd scendono in campo con un manifesto, un nome e indicano una direzione per le prossime elezioni. Per loro la possibilità di vincere e andare oltre ai sondaggi (che vedono al primo posto il centrodestra) c'è se si imbocca una strada diversa: «Anche in Umbria abbiamo il dovere di dare segnali forti e chiari di discontinuità e cambiamento, ripartendo davvero dai territori e dai loro amministratori; da chi ha saputo conquistarsi la fiducia dei cittadini con il voto e non grazie a listini bloccati o amicizie più o meno influenti».

E parlano in maniera chiara: «Il Pd candidi alle prossime elezioni politiche l'ex sindaco di Narni Francesco De Rebotti». «La politica ha bisogno di tornare in mezzo alle persone, i sindaci sono stati in grado di rispondere alle istanze della gente - sostiene Damiano Bernardini, che indossa la fascia tricolore a Baschi - Soprattutto sono stati l'argine alle difficoltà di questi tempi, anche quando il partito era commissariato e i vertici risultavano impalpabili. Oggi siamo ripartiti con grande impegno. Abbiamo bisogno di persone che possano avere consenso anche per la loro credibilità personale e che sappiano raccogliere voti perchè sono stati esempi di buon governo».

Per Bernardini la carta da giocare sul territorio è, dunque, il nome di De Rebotti. E lo è anche per Fabio Di Gioia, sindaco di Arrone: «Sono stato uno dei sostenitori del documento in cui si chiede di seguire le indicazioni del segretario Enrico Letta: candidare i sindaci. Bisogna ripartire dai territori e Francesco De Rebotti è il miglior contributo che l'Umbria del Sud possa dare alla comunità democratica regionale».
Federico Gori, primo cittadino di Montecchio, ricorda che lui non ha incarichi nel partito - sono un povero sindaco di campagna, sottolinea ironico, ma non ha dubbi sulla candidatura dell'ex primo cittadino di Narni: «Abbiamo fatto un percorso adeguato, una riflessione articolata, credo che sul nome di De Rebotti non ci possano essere dubbi. Per quanto mi riguarda io non ne ho, sia per la conoscenza personale sia per l'affetto che ci lega, sia per le sue competenze». E le frizioni che ci sono state con il segretario Bori al momento delle elezioni per la segreteria del partito? «Ritengo che siano superate», specifica Gori. Lorenzo Lucarelli, neo sindaco di Narni, su questo tema gioca in casa: «Penso che il nostro partito abbia bisogno di candidare figure autorevoli. Diversi amministratori lo sono ma Francesco ha maturato una notevole esperienza e credibilità personale. E' una figura trasversale. Ci sono le condizioni, il partito deve avere la forza di questo cambiamento».


Per ora De Rebotti tace. Ha superato l'esame per fare l'insegnante di sostegno a scuola ma chissà se la chiamata dei colleghi gli farà cambiare idea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero