Elezioni, collegi anomali Uno già a rischio modifica

Un seggio elettorale a Perugia
 PERUGIA - Appena fatti, rischiano già di essere ritoccati. È il caso dei collegi del Rosatellum che hanno ottenuto giovedì il via libera dal Consiglio...

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 PERUGIA - Appena fatti, rischiano già di essere ritoccati. È il caso dei collegi del Rosatellum che hanno ottenuto giovedì il via libera dal Consiglio dei Ministri e potrebbero essere corretti con la penna rossa dal Parlamento. Tra quelli un po’ sghembi ce ne sarebbe anche uno umbro. È il secondo collegio della Camera, che parte da Città di Castello, salta Perugia e si prende anche Norcia: può essere modificato.

E se i confini dei collegi sono disegnati a matita, il gossip delle candidature è già in piena lievitazione. I conti più ottimistici del Pd mettono in fila nove eletti, come nel 2013, ragionando sul primato nei 5 collegi uninominali (3 alla Camera e 2 al Senato) più 4 seggi dal proporzionale (2 a Montecitorio e 2 a Palazzo Madama). Nel gruppo finirà di certo uno - forse due - con il paracadute di partito. Il nome più gettonato resta quello di Maria Elena Boschi in cima al listino proporzionale della Camera. Anche Walter Verini avrebbe buone chance di una posizione sicura. Poi c’è il calcolo delle correnti. Gli orlandiani hanno in scuderia due nomi da riconfermare: Valeria Cardinali e Gianluca Rossi, ma non è scontato che Renzi conceda in Umbria 2 caselle su 9 alla minoranza. A proposito di riconferme: Marina Sereni è l’unica ad aver superato i 15 anni in Parlamento, lei ha bisogno della deroga. È ragionevole pensare che Gianpiero Bocci corra in un collegio uninominale. Anna Ascani esce dalla sconfita (82 a 18) al congresso provinciale: ad oggi non è un bonus. Ancora a proposito di riconferme: Nadia Ginetti ha più crediti di Giampiero Giulietti. Il punto è che qualche volto nuovo i dem dovranno metterlo per forza o per buona volontà.

Nel centrodestra, molto dipenderà dallo schema di coalizione. Dentro Forza Italia i nomi forti sono tre: Pietro Laffranco, Raffaele Nevi e Fiammetta Modena. Catia Polidori è a metà strada tra il Veneto e l’Umbria e insiste sulla candidatura del sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Ma Berlusconi starebbe cercando un imprenditore umbro: zona Terni-Valnerina. Per Fratelli d’Italia, l’assessore perugino Emanuele Prisco guarda a Montecitorio. Ma siamo solo all’inizio, la giostra ha appena iniziato a girare.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero