"E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova". L'Opera del Duomo di Orvieto celebra Luca Signorelli nel 500simo dalla morte

"E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova". L'Opera del Duomo di Orvieto celebra Luca Signorelli nel 500simo dalla morte
ORVIETO “E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova. Luca Signorelli tra arte, architettura, teologia, storia e teatro”. E' questo il titolo sotto cui si inseriscono...

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ORVIETO “E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova. Luca Signorelli tra arte, architettura, teologia, storia e teatro”. E' questo il titolo sotto cui si inseriscono le celebrazioni che l'Opera del Duomo di Orvieto dedica ai 500 anni dalla morte di Luca Signorelli. Un ciclo di conferenze ed appuntamenti culturali che dal prossimo mese di marzo approfondiranno ed esamineranno la figura del “magister Lucas de Cortona” la cui mano ha affrescato l’immortale capolavoro del Giudizio Universale nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto.

A presentare il fitto cartellone di eventi, ieri, martedì 6 dicembre, nella Sala Urbani del palazzo dell'Opera del Duomo, il presidente dell'Ente, Andrea Taddei, e il professor Antonio Natali, storico dell'Arte. Arte, architettura, teologia, storia e teatro, saranno gli argomenti su cui si incentrerà il percorso culturale che vedrà la partecipazione di importanti relatori: Francesco Federico Mancini e Cristina Galassi, docenti dell’Università degli Studi di Perugia, Tom Henry professore di Storia dell'arte presso l'Università di Kent, Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto - Todi e Padre Jean Paul Hernandez docente presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Pontificia Università Gregoriana.

Luca Signorelli assunse nell’aprile del 1499 l’incarico di completare la decorazione delle due vele rimaste incompiute dal lavoro iniziale del Beato Angelico. L’intervento del Signorelli fu così mirabile che l’Opera del Duomo di Orvieto scelse di affidare all’artista anche la realizzazione del ciclo del Giudizio Universale. Tra il 1499 e il 1504 Luca Signorelli illustrò nella Cappella di San Brizio il più importante ciclo rinascimentale dedicato alla trattazione di soggetti escatologici, comprendente Le Storie dell’Anticristo, il Finimondo, La Resurrezione della Carne, L’Inferno, L’Antinferno, La Chiamata degli Eletti e Il Paradiso.

L’emozionante esperienza della vita di Luca Signorelli e del suo rapporto con la Cattedrale di Orvieto vivrà nel video che l’Opera del Duomo di Orvieto ha realizzato e che sarà pubblicato in occasione di Umbria Jazz Winter che si terrà ad Orvieto dal 28 dicembre al 1° gennaio. Tante le iniziative in programma: tre appuntamenti che impegneranno l’organista del Duomo, Maestro Riccardo Bonci e la Corale diretta dal Maestro Stefano Benini, il contributo della Scuola Comunale di Musica “Casasole” di Orvieto con un concerto per pianoforte del Maestro Riccardo Cambri all’interno della Cappella di San Brizio.

Le iniziative per celebrare i 500 anni dalla morte di Luca Signorelli vedranno la fattiva collaborazione dell’Opera del Duomo con la Diocesi di Orvieto-Todi e le istituzioni amministrative e culturali della città. 

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Il Messaggero