Droga nascosta nella bresaola. Al carcere di Orvieto intercettato pacco in arrivo per un detenuto, denunciato

Droga nascosta nella bresaola. Al carcere di Orvieto intercettato pacco in arrivo per un detenuto, denunciato
Hashish e marijuana nascosti tra fette di bresaola confezionate sottovuoto. Si è fatto spedire in carcere, dove è detenuto, un pacco alimentare ma, insieme...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Hashish e marijuana nascosti tra fette di bresaola confezionate sottovuoto. Si è fatto spedire in carcere, dove è detenuto, un pacco alimentare ma, insieme alle cibarie, il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Orvieto, ha scoperto della droga, debitamente occultata.

A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe: «Si è trattato di una brillante operazione della Polizia Penitenziaria di Orvieto - spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria  - un detenuto si è fatto spedire un pacco alimentare, tramite corriere, dall’esterno al cui interno era occultata sostanza  stupefacente, hashish e marijuana, con confezionamento frazionato in diverse dosi del peso di circa 130 grammi. La sostanza - spiega Bonino - era nascosta all'interno di fette di bresaola accuratamente confezionata sottovuoto. Il personale di Polizia Penitenziaria operante non si è fatto ingannare e così ha evitato che un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti potessero fare ingresso in carcere.»

Il detenuto è stato deferito all’Autorità giudiziaria in stato di libertà mentre sono in corso accertamenti per l'individuazione del soggetto che ha spedito la droga. 

«Ogni giorno - commenta il segretario generale del Sappe Donato Capece - la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile.»

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero