PERUGIA -Oltre 30 grammi di cocaina, già confezionata in piccole dosi e pronta per essere distribuita ai consumatori. Con l’accusa di detenzione ai fini di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I due giovani, a bordo di un’autovettura, sono stati fermati nei pressi dell’Acropoli mentre stavano andando a “piazzare” lo stupefacente tra vari clienti della città. A nulla è servito l’aver abilmente occultato la droga nello sportello della macchina: l’infallibile fiuto di Olinda, un Pastore tedesco delle Fiamme Gialle, ha scoperto il nascondiglio ed interrotto l’illecita attività. Scoperte non solo quattro buste di cellophane termosaldate contenenti lo stupefacente ma anche numerosi cellulari utilizzati dagli spacciatori per mantenere i rapporti con i clienti ed eludere i possibili controlli delle forze dell’ordine.
La coppia doveva aver già eseguito qualche consegna: tra gli effetti personali, infatti, sono stati rinvenuti circa 700 euro in contanti, provento della cessione di altre dosi. Gli spacciatori, entrambi con precedenti specifici in materia di droga, sono stati immediatamente arrestati: l’albanese è stato tradotto in carcere a Capanne e la donna accompagnata, in regime di detenzione, presso la propria abitazione, nella zona centrale di Perugia, così come disposto dal P.M. di turno. Durante l’udienza in Tribunale, il Giudice ha convalidato gli arresti e disposto l’obbligo di dimora per entrambi. «L’ operazione si inserisce nel quadro della quotidiana attività di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, svolta dalle unità specializzate delle Fiamme Gialle perugine - fanno sapere dal gruppo Perugia - in diverse fasce orarie e su tutto il territorio del capoluogo, tesa al controllo sia delle aree di maggiore aggregazione giovanile sia di quelle che per loro natura si prestano maggiormente alla commissione di attività delittuose». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero