Terni, l'assessora Giovanna Scarcia: «Il potere? Mi ha accorciato le giornate ma resto me stessa»

Terni, l'assessora Giovanna Scarcia: «Il potere? Mi ha accorciato le giornate ma resto me stessa»
Si chiama Andrea. E' l'amore più grande della sua vita. Quello “per sempre”. E' sbocciato sette anni fa e durerà “finché morte...

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Si chiama Andrea. E' l'amore più grande della sua vita. Quello “per sempre”. E' sbocciato sette anni fa e durerà “finché morte non li separi”. Non ha dubbi l'assessora alla Polizia Municipale, viabilità ed altro del Comune di Terni Giovanna Scarcia, mentre parla di suo figlio. Gli occhi le si illuminano e quel sorriso, già così dolce ed ammaliante, diventa splendente. Non ha modificato nulla della sua vita quotidiana da quando ha accettato l'incarico del Sindaco Latini, prima viene e verrà sempre Andrea: “Non ho sensi di colpa nei confronti di mio figlio. Continuo a portarlo in piscina, a fare i compiti con lui, certo la programmazione della giornata è un po' modificata nella tempistica. La spesa, ora, la faccio tutti i giorni in dieci minuti, prima ci passavo più tempo. Diciamo che gradirei che la giornata durasse 48 ore!”. Non si è ancora abituata al telefono che squilla in continuazione. La scrivania è ordinata, tutto ha una logica ma, a fine giornata qualcosa rimane sempre indietro. Studia, studia e studia, d'altronde questa inclinazione le viene dalla sua professione: avvocata. O avvocato?

“Non ne faccio una questione di linguaggio di genere, la parità è un modo di vivere. Sei tu, con il tuo modo di comportarti, che dimostri di aver raggiunto la parità. Quando mi chiamano assessora, ad esempio, a volte colgo in sottofondo un voler porre un accento su una diversità che non c'è. Non mi sono mai sentita discriminata, forse, un pò dopo la gravidanza, ho notato un rallentamento nell'attività”. Giovanna, figlia unica, nasce all'Aquila il primo aprile...il primo aprile? “La prego, non mi dica se sono uno scherzo! Ormai non rispondo più”. Andiamo oltre...dicevamo, figlia unica: “Di due genitori straordinari. Devo a loro tutto, sono i miei consiglieri e voglio ringraziarli per aver deciso di trasferirsi a Terni, per darmi una mano in questo momento un po' caotico. Ho accusato la loro lontananza. Quando ci fu il terremoto dell'Aquila, non riuscendo a mettermi in contatto con loro, nel cuore della notte, ho preso la macchina e mi sono lanciata in strada. Mi sembrava di impazzire! Mi hanno regalato un'infanzia felice. Ho vissuto all'aria aperta, in una piccola realtà, dove “il muretto” era il nostro ritrovo”. Da quel muretto l'assessora Scarcia ancora si porta dietro le amiche quelle del cuore: Eleonora, psicologa, che vive a La Spezia e Costanza, ex sciatrice professionista, ora insegnante. “Ho, anche amicizie a Terni che tengo ben strette. Il ternano è gente accogliente, ti fanno sentire a casa”: Come è arrivata nella Conca? “Nel 2000 ho conosciuto la persona che è diventata mio marito, ternano...ed eccomi qua”. Riservata, molto, sulle domande private svicola. La chiamata del Sindaco l'ha sorpresa, ma ci ha messo mezzo secondo a dire di si: “Per me, è stato un onore ricevere questa proposta, non ho tentennato, anche se ero consapevole che mi sarebbe cambiata la vita. Sento molto l'impegno e la responsabilità della carica. Durante il covid è stato duro ed impegnativo, ma devo dire che avere avuto a che fare con il Questore e il Prefetto dell'epoca è stato molto formativo”. Le piace la lettura, sin da bambina, ma ora legge solo decreti leggi e determine. Al cinema, però, non rinuncia: “Adoro i supereroi della Marvel”. Ma dai! Uno su tutti: “Iron Man”. A chi, o a cosa vorrebbe “dar fuoco” nella vita? Pausa. Lunga. Guarda il soffitto. Si tocca il mento. “A sbagli commessi nel passato che mi hanno ferito. Non li rifarei nella maniera più assoluta. Vorrei eliminarli totalmente”. Finalmente, qualcuno che ha il coraggio di non rispondere che rifarebbe tutto, perché la persona che è adesso, lo deve anche agli errori...ma anche no!

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Il Messaggero