Giovane donna albanese maltratta il marito di 35 anni più anziano di lei: scatta il divieto di avvicinamento

Giovane donna albanese maltratta il marito di 35 anni più anziano di lei: scatta il divieto di avvicinamento
VALFABBRICA  I carabinieri della stazione di Valfabbrica hanno notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso dal Gip presso il Tribunale di Perugia, nei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VALFABBRICA  I carabinieri della stazione di Valfabbrica hanno notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso dal Gip presso il Tribunale di Perugia, nei confronti di una donna, di poco più di 40 anni, di origine albanese, ma residente nel comune umbro, che per mesi avrebbe maltrattato il marito, originario di Valfabbrica e molto più grande di lei, avendo oltre 75 anni. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due si sarebbero


conosciuti nel 2016, quando lei lavorava come badante di un amico dell'uomo. Nel 2020 la donna sarebbe rientrata in Albania per ragioni familiari e lì i due si sono sposati.
Nel settembre di quello stesso anno i coniugi erano tornati in Italia e si erano stabiliti a casa dell'uomo, a Valfabbrica, dove successivamente si sono sistemati anche altri familiari
della donna. Da quel momento, secondo il racconto della vittima, sarebbero
cominciati nei suoi confronti vere e proprie vessazioni fisiche e morali ed all'uomo sarebbe stato stato impedito di incontrarsi con i figli, già adulti, avuti da un precedente matrimonio, di
utilizzare il cellulare e di intrattenere rapporti con amici e altri parenti, olre a essere  stato privato anche delle sue carte di credito.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero