Don Antonio Pausellli, il ricordo indelebile con l'intitolazione dei giardini ed un libro sulla sua vita

Don Antonio Pausellli, il ricordo indelebile con l'intitolazione dei giardini ed un libro sulla sua vita
TERNI I giardini di strada del Mulino, al quartiere Gabelletta, da...

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TERNI I giardini di strada del Mulino, al quartiere Gabelletta, da ieri portano il suo nome, sono intitolati a Don Antonio Pauselli il sacerdote che fu parroco alla Polymer, al quartiere Matteotti, al quartiere Italia e a Gabelletta. Ed ogni volta che don Pauselli veniva spostato di sede c’era un’insurrezione popolare, prese di posizione, anche pubbliche e sui giornali, perché nessuno lo voleva mollare. Tutti si schieravano dalla parte del prete al di là dei credi politici, era un uomo capace di abbattere anche questo tipo di steccato. Indicativo del profondo affetto che ha sempre contornato Don Antonio è anche il fatto che a chiedere l’intitolazione dei giardini pubblici di Gabelletta sia stato un consigliere comunale del Pd, Francesco Filipponi. Quando parlano di Don Pauselli le persone che lo hanno conosciuto puntano il dito sull’uomo, sulla sua capacità di costruire, di dar vita ad attività, cooperative, gruppi, che poi sono rimaste in piedi anche quando non era più lui il parroco. «Io l’ho conosciuto ai tempi in cui aveva organizzato il doposcuola per i ragazzi al quartiere Polymer, era una persona splendida pieno di volontà. Deciso nel seguire le proprie idee a tutti i costi. Per questo poteva anche non essere sempre facile stargli accanto, ma per chi come me ha potuto farlo credo sia stata veramente un’esperienza indimenticabile», racconta Saverio Lamanna, medico di base in pensione ex consigliere comunale del Pd. Don Pauselli «ha costruito chiese», raccontano i suoi amici nel senso che ha costruito comunità operanti sul territorio. E’ stato il primo in Italia ad aprire gli oratori anche alle ragazze, è stata una vera rivoluzione, il fermento dovuto a al cambiamento culturale della fine degli anni Sessanta influì sulle scelte di don Pauselli che diede vita a gruppi di giovani dediti all’impegno sociale, all’aiuto ai più deboli, agli emarginati con attività concrete come i doposcuola di quartiere, i campi di lavoro. A Terni ha fondato le cooperative sociali La Speranza e il Poggio per aiutare e curare persone con problemi di salute mentale. Don Antonio era nato in Grecia, a Rodi nel 1931 da una famiglia di Amelia, è morto a Terni nel 2012. Fu ordinato sacerdote nel 1960 e la sua prima destinazione è stata Ancona è passato poi a Forlì ed infine a Terni dove chiese lui stesso di essere trasferito per curare la sorella malata. Gli amici di Forlì hanno voluto ricordarlo con un libro intitolato “Don Antonio Pauselli una guida sui monti e nella vita” che raccoglie i ricordi e le testimonianze di quanti gli hanno lavorato accanto o lo hanno semplicemente conosciuto, nelle diverse città in cui ha operato. Il volume è stato presentato ieri pomeriggio presso la sede della cooperativa La Speranza, in via delle Terre Arnolfe, istituto voluto e creato proprio da Don Pauselli.
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Il Messaggero