Don Enrico: «Hubert era un bimbo speciale»

Don Enrico Rossi, parroco della piccola frazione di Vaiano
CASTIGLIONE DEL LAGO - «Tremo ancora... faccio fatica a credere a quel che è accaduto... sono stato lì ma i carabinieri mi hanno detto che non potevo...

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CASTIGLIONE DEL LAGO - «Tremo ancora... faccio fatica a credere a quel che è accaduto... sono stato lì ma i carabinieri mi hanno detto che non potevo entrare perché stavano facendo i rilievi e c'era ancora il magistrato. Ma è davvero terribile», don Enrico Rossi, parroco da 25 anni a Vaiano e Villastrada - 400 anime in tutto - parla con la voce rotta dalla commozione.  «Ma certo che li conoscevo. Li conoscevo tutti molto bene. Sà, li abbiamo aiutati tanto, mi creda, in parrocchia e anche attraverso la Caritas. Ma la malattia di Maurilio deve aver preso il sopravvento ed in pochi minuti è successo quel che è successo...». Fatica parecchio, il sacerdote, per riuscire a proseguire.

«Stamattina ha telefonato un altro parroco - va avanti il racconto di don Enrico - e mi ha detto quello che era successo. Una tragedia incredibile. Non riesco a trovare le parole. Maurilio era molto malato, non era una persona cattiva ma le difficoltà della vita, la situazione nella quale si trovava...».
«Ho ricevuto anche la telefonata del cardinale Gualtiero Bassetti - spiega don Enrico - mi ha chiesto informazioni e quando ci siamo salutati mi ha detto che 
verrà qui per celebrare i funerali».
«I bambini? Venivano al catechismo, erano davvero bravi. La domenica erano alla messa. Il più grande, Hubert, in questo momento ce l'ho in mente in modo nitido. Era un bambino eccezionale, mi creda. Uno di quelli che... - la voce del parroco si ferma un attimo, un sospiro pesante - sì credo proprio che nella vita avrebbe fatto grandi cose: era tanto intelligente. Un ragazzo brillante, 
molto bravo a scuola. Hubert era quel che si dice un bambino davvero speciale». Il tredicenne frequentava la scuola media Rasetti di Castiglione del Lago. Il viso tondo e lo sguardo pulito dei suoi tredici anni - aveva la passione per il calcio: la Juventus, il Barcellona, il Real Madrid e il Manchester United; ai social network preferiva gli animali e la bella campagna che aveva intorno.

Nella serata di ieri in parrocchia «i ragazzi più grandi», come li chiama don Enrico, si sono incontrati per parlare di quel che è accaduto ed hanno recitato il rosario. «Poi vedremo nei prossimi giorni cosa fare e come agire - va avanti il parroco - certamente faremo delle iniziative per ricordare, ma lo decideremo tutti insieme e parleremo anche con la cugina di Maurilio che arriverà a Castiglione in questi giorni».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero