Domani, lunedì 12 ottobre, ancora un incontro tra Sindacati, Ministero e Treofan

Linea di produzione della Treofan
Era stato rinviato qualche giorno l’incontro che si sperava fosse chiarificatore sulle sorti della Treofan, lo stabilimento chimico di Terni. Invece a sorpresa un rinvio a...

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Era stato rinviato qualche giorno l’incontro che si sperava fosse chiarificatore sulle sorti della Treofan, lo stabilimento chimico di Terni. Invece a sorpresa un rinvio a domani lunedì 12 ottobre, alle 17. Chissà se emergeranno nuovi elementi per proseguire un dialogo? Per adesso va detto che la potenzialità della fabbrica ternana, come hanno rilevato i sindacati, sta progressivamente calando, al punto che è esecutivo un nuovo blocco della portineria. Così domani di nuovo davanti agli schermi per la videoconferenza. Dicono Marianna Formica della Cgil e Davide della Rsu: “Non permettere l’ennesima razzia delle eccellenze italiane”. Riferendosi soprattutto al Governo, che dovrebbe esercitare i propri strumenti di guida dell’economia nazionale, tutelando fabbriche come la Treofan. I due sindacalisti sostengono che "l'Italia è un Paese ricco di eccellenze in molti campi e abbiamo una moltitudine di esempi legati a produzioni strategiche, a know-how e marchi ricercati in tutto il mondo. In un simile contesto, continuiamo però ad assistere alla depredazione dei saperi, delle abilità, delle competenze da parte di aziende che operano in altri paesi e arrivano nel nostro per assorbirne il meglio e poi abbandonarlo lasciandosi alle spalle lavoratrici e lavoratori che, ricordiamo a tutti, non sono semplici numeri come invece sempre più spesso vengono considerati”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono Marianna Formica, segretaria generale della Filctem Cgil di Terni, e Davide Lulli, della Rsu Treofan.

“Quella di lunedì 12 ottobre è una giornata molto importante per il Polo Chimico, per Terni, per l'Umbria e per tutta l’Italia - proseguono Formica e Lulli - è un giorno importante perché c'è ancora la possibilità di dare una svolta alla vertenza Treofan, facendo valere le posizioni che garantiscano la continuità produttiva e che sono forti, perché legate ad una certezza: i clienti vogliono il marchio Treofan. Facciamo perciò un appello a tutte le istituzioni, in particolare al MiSE e a tutte le forze politiche, affinché il rispetto e l'affidabilità diventino punti cardine nella valutazione dei percorsi da intraprendere; chiediamo inoltre che facciano valere il loro ruolo fino in fondo e che non permettano l'ennesima razzia. Torniamo a dire: volere è potere”. 

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Il Messaggero