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Si è conclusa ieri mattina con due patteggiamenti a quattro anni e a tre anni e otto mesi di reclusione, e due processi con rito abbreviato che hanno portato a condanne a due anni e 8 mesi e a quattro anni e mezzo di carcere, l’udienza davanti al giudice Piercarlo Frabotta in cui erano imputati quattro giovani tra i 19 e i 26 anni indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di aver messo a segno un paio di rapine: la prima in un distributore di Città di Castello e la seconda, tentata, all’autogrill Tevere Ovest di Pieve Santo Stefano sulla E45. Gli assalti - sono avvenuti a ridosso del Natale scorso, più precisamente il 23 e il 27 ottobre.
Dal gabbiotto del distributore Mondo carburanti tre persone col volto travisato sono riuscite a scappare con 1.900 euro in contanti dopo aver minacciato un uomo con un machete. Bottino magro, invece, all’autogrill sulla E45 nonostante le minacce a un cliente di stendersi a terra e il machete sventolato sotto il naso del barista intimorito che gli ha consegnato le chiavi della cassa e della cassaforte. A un tratto il palo che stazionava fuori si è messo a urlare e i complici sono fuggiti a bordo di una Bmw. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Andrea Castori, Carla Ragna, Pierfrancesco Iorio e Nada Lucaccioni e Marta Ceccarelli.
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