Disabilità, le video chiamate di gruppo annullano le distanze

Disabilità, le video chiamate di gruppo annullano le distanze
TERNI - Video chiamate di gruppo per supportare le famiglie ed assistere gli utenti dei centri diurni dell'Usl Umbria2. Un sistema che si sta rivelando molto efficace,...

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TERNI - Video chiamate di gruppo per supportare le famiglie ed assistere gli utenti dei centri diurni dell'Usl Umbria2. Un sistema che si sta rivelando molto efficace, che permette di proseguire le attività programmate nei centri diurni Girasole, Agorà, Macondo, Spazio Insieme Arcobaleno e La Comera e diventa un modo per non abbandonare a se stesse le persone che per l'emergenza coronairus, dall'oggi al domani, sono state costrette a riprogrammare in modo radicale la propria esistenza.


Le norme nazionali di sicurezza per il contenimento del contagio, a partire dal 10 marzo, hanno portato alla riduzione delle presenze degli ospiti nei centri diurni dell'unità operativa psicologia disabili adulti dell’Usl e il
19 marzo è stata formalizzata la chiusura dei centri diurni. Insieme alle famiglie si è cercato di individuare i reali bisogni in un momento così complicato ed offrire sostegno ed assistenza.
“Alcune famiglie - dice la responsabile del servizio psicologia disabili adulti, Nicoletta Valenti - non hanno ritenuto opportuno, per paura del contagio, avere aiuti a domicilio, altre invece hanno accettato di buon grado gli interventi domiciliari individuali”.
Il commissario straordinario dell'azienda, Massimo De Fino sottolinea di aver chiesto ai servizi "di mettere in campo idee nuove ed uno sforzo straordinario per non lasciare sole le persone con disabilità e le loro famiglie in questo momento drammatico di emergenza sanitaria. La tutela delle persone fragili è per noi un elemento centrale e prioritario e, in presenza di rigorose ma necessarie norme anticontagio, dobbiamo attivare tutte quelle forme di assistenza alternative per garantire la continuità degli interventi assistenziali e di cura agli utenti e assicurare un aiuto concreto e un supporto ai familiari" aggiunge De Fino.
“Gli operatori delle cooperative del consorzio Ati (Actl, Alba, Casaligha ed Helios) si sono collegati con video chiamate di gruppo per programmare un piano B, consistente nelle prestazioni a distanza con l'utilizzo dei cellulari, dei computer o dei tablet e, grazie a diverse piattaforme on line, è stato possibile organizzare un calendario giornaliero di appuntamenti individuali e di gruppo” spiega la dottoressa Valenti.
Gli interventi sono stati monitorati attraverso colloqui telefonici con i familiari condotti direttamente dalla responsabile del servizio e dall’educatore professionale, Stefano Lucaroni.

“Le famiglie - aggiunge Nicoletta Valenti - si dicono molto soddisfatte delle proposte avanzate e dell’innovativo progetto anche perché, attraverso questi aiuti, riescono a gestire senza grandissime difficoltà i loro figli. Noi ci siamo ed insieme possiamo fare la differenza. Seppur con modalità differenti la settimana, per le famiglie, gli operatori e gli educatori, è quindi tutta impegnata grazie ad una attenta sensibilità e reciprocità di tutti. Credo che da un iniziale e sconvolgente problema, ne stiamo tutti traendo una valida risorsa”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero