Terni, parcheggi privati per i disabili Il Comune rivede le concessioni

Un parcheggio per disabile con concessione
Gli stalli privati sotto casa per i portatori di handicap non saranno...

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Gli stalli privati sotto casa per i portatori di handicap non saranno più assegnati senza precisi criteri. Il Comune di Terni, infatti, ha deciso di mettere ordine a questo settore, pubblicando un regolamento che fino ad oggi non esisteva. Un vuoto normativo che nel corso del tempo ha creato una situazione unica in Umbria, con i soliti furbetti pronti ad approfittarne, magari a discapito dei disabili veri. Tanto per rendere l’idea, a Terni ci sono 600 parcheggi privati già assegnati da anni, e 400 in attesa, mentre a Perugia nemmeno uno. O meglio, da undici anni nel capoluogo umbro non vengono più assegnati stalli privati. Con l’arrivo del nuovo regolamento, che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale, Palazzo Spada intende invertire la rotta. Tanto per cominciare, gli stalli sotto casa, quelli con il numero di concessione per capirci, saranno autorizzati solo se il disabile è residente in una delle vie classificate ad alta intensità di traffico. Battisti, Bramante, Eroi dell’Aria, Centeneario, Rivo, Gabelletta, Borzacchini, XX Settembre, Alfonsine, Narni, Turati, Trento, Rossini, Trieste, San Rocco, Ippocrate (da centro a incrocio con strada di Perticara), Vitalone, Campomicciolo (da centro fino a incrocio con vocabolo Casali), Rosselli, Romagna, Tre Venezie, Piemonte, Brunelleschi, Proietti Divi, Lessini, Capponi e Maratta Bassa. Questo l’elenco di vie e strade dove il Comune autorizzerà la creazione di stalli privati per disabili, il cui costo di realizzazione è a carico del Comune. Fuori da questo elenco niente più autorizzazione. Inoltre, per l’assegnazione dei parcheggi privati non saranno prese in considerazione “zone con previsione di limitazione alla circolazione, incompatibili con la definizione di Aree ad alta densità di traffico”, si legge nel regolamento Tradotto, gli stalli per disabili all’interno della Ztl saranno rimossi. Ma non prima di cinque anni. “Le concessioni già rilasciate hanno validità di cinque anni dall’entrata in vigore del presente regolamento”, cita l’articolo dieci. Anche le nuove concessioni avranno durata di 5 anni. Altro criterio, per assegnare o meno la concessione, è la titolarità di un posto auto privato. Il Comune autorizzerà, e realizzerà, lo stallo solo se “il richiedente non disponga di spazio destinato a garage né di posto auto, né di uno spazio di sosta su area privata”, stabilisce il regolamento. In sostanza, i parcheggi privati non saranno più assegnati qualora il disabile risulti proprietario di un poso auto. “Gli stalli prossimi alle sede lavorativa verranno rilasciati con il solo riferimento all’orario dell’attività lavorativa, esigenze diverse verranno valutate singolarmente”, è un altro paletto piazzato dal Comune per fare ordine. Criteri destinati a stravolgere l’attutale numero di assegnazioni e di richieste in sospeso

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Il Messaggero