Terni, De Luca (M5S): «Studio Sentieri, i dati sono fermi a dieci anni fa, nessuno studio ulteriore»

Terni, De Luca (M5S): «Studio Sentieri, i dati sono fermi a dieci anni fa, nessuno studio ulteriore»
TERNI  – Il nesso tra l’inquinamento ambientale e l’insorgenza delle malattie. Gli studi epidemiologici. La pandemia. Le lunghe attese. Le morti per cancro....

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TERNI  – Il nesso tra l’inquinamento ambientale e l’insorgenza delle malattie. Gli studi epidemiologici. La pandemia. Le lunghe attese. Le morti per cancro. «Era il 2012 quando la prima edizione dello Studio Sentieri evidenziava un incremento delle malattie e delle morti nella Conca. Nel frattempo quali studi sono stati effettuati per accertare il nesso eziologico tra malattie ed inquinamento e quali attività di prevenzione sono state messe in atto dalle autorità sanitarie? Nessuna. E' quanto ha ammesso giovedì 17 febbraio 2022, in audizione alla Terza Commissione, il direttore sanitario Massimo Braganti».   Nonostante l'ultima edizione del 2018 dello Studio Sentieri richiedesse accertamenti per l'eccesso di mortalità per il tumore alla mammella, l'eccesso di casi di tumore al cervello in età pediatrica e nonostante un riscontrato rischio incrementale rilevato in un ulteriore studio del 2014 tra i lavoratori del polo siderurgico, nulla è stato fatto, secondo il consigliere del Movimento cinque stelle Thomas De Luca.

«Ci chiediamo come sia possibile tutto questo -   si stupisce De Luca - e come le istituzioni siano potute rimanere  inerti registrando solo archiviazioni giudiziarie. Davanti a questi dati allarmanti la tesi delle autorità sanitarie della nostra regione è che la componente inquinante preponderante sia quella del riscaldamento domestico. Valutazioni inaccettabili che ho rispedito immediatamente al mittente con la minaccia di abbandonare la seduta». «Può essere questa dopo 10 anni la risposta di fronte a quanto scritto nello Studio Sentieri?» - polemizza. « Prendiamo atto della disponibilità ad approfondire dichiarata oggi. La stessa disponibilità mostrata nel settembre 2018, quando l'allora assessora del Comune di Terni, Benedetta Salvati, oggi vicesindaca, rispondendo alle obiezioni sollevate sulle questioni ambientali disse che l'amministrazione aveva le capacità e la sensibilità per tutelare la salute dei cittadini e che nessuna criticità sarebbe stata sottaciuta. Ecco. Dopo quattro anni la risposta è il nulla».

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Il Messaggero