Terni. De Filis, accorpamento ora c'è il passo indietro

Terni. De Filis, accorpamento ora c'è il passo indietro
La Giunta comunale torna sui propri passi e revoca la proposta di dimensionamento delle scuole ternane, approvata il 21 settembre, che prevedeva l'accorpamento della direzione...

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La Giunta comunale torna sui propri passi e revoca la proposta di dimensionamento delle scuole ternane, approvata il 21 settembre, che prevedeva l'accorpamento della direzione didattica Don Milani con l'istituto comprensivo De Filis. Tutto da rifare. Ma come mai questo c ripensamento a pochi giorni di distanza dall'approvazione della proposta che ora sembra completamente da rivedere? Il nocciolo della questione, secondo l'assessora alla scuola Viviana Altamura, sarebbe stato l'osservanza delle tempistiche sul dimensionamento scolastico entro il 25 settembre.

«Per rientrare nei tempi stabiliti ho avuto poca disponibilità per condividere con i presidi ed i sindacati la nostra scelta, che per forza di cose è stata affrettata. Vedendo anche quello che è successo nel resto dell'Umbria non ravviso più quell'urgenza che sembrava vitale. Non c'è sulla questione nessun accordo Stato Regione. Ecco quindi che mi sono detta, in tutta sincerità, di rivedere la situazione, ponderare le scelte in maniera condivisa. Il territorio ha reagito alla nostra proposta in maniera corretta e rispettosa. Adesso valuteremo, faremo incontri con i dirigenti scolastici ed i sindacati per studiare anche la situazione demografica non solo nel ternano, ma in tutta l'Umbria», spiega l'assessora Viviana Altamura.

Si ricomincia da capo. Che siano stati valutati i numeri, degli studenti che frequentano le due realtà che si volevano accorpare: 585 quelli della De Filis, 570 quelli della direzione didattica Don Milani? Il numero minimo per mantenere l'autonomia scolastica è 600. Alla direzione didattica Don Milani si aspetta, si vuole vedere come andrà a finire anche perché la Regione potrebbe prendere per buona la proposta del Comune di Terni già approvata dalla Giunta. «Certo la proposta del Comune di Terni ci è sembrata parziale non risolutiva, si era presa in esame solo la nostra scuola e si sarebbe dato vita ad un istituto comprensivo enorme con duecento docenti, e più di mille alunni. La gestione sarebbe risultata complicata anche perché sarebbero state accorpate realtà diverse con diverse problematiche», nota Luigi Sinibaldi direttore della Don Milani. Adesso quali saranno i criteri da seguire per decidere quali scuole accorpare?

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Il Messaggero