Dal Salone del libro di Torino alla Bct di Terni, nuovi scrittori in vetrina

Maggio dei libri 2023
L’editoria ternana e i suoi autori mostrano segni di grande vitalità e creatività: come dimostrato dal recente Salone del libro di Torino, termometro della...

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L’editoria ternana e i suoi autori mostrano segni di grande vitalità e creatività: come dimostrato dal recente Salone del libro di Torino, termometro della realtà editoriale italiana attuale, il patrimonio culturale umbro è ricco di moltissimi titoli e alcune piccole case editrici (Intermedia, Thyrus, Gambini e Dalia, tutte presenti al salone torinese) stanno emergendo, facendosi faticosamente spazio nell’immenso mare della produzione libraria nazionale. 

Dopo le presentazioni torinesi, la biblioteca di Terni, all’interno della manifestazione “Il maggio dei libri”, torna ad essere la casa che tiene a battesimo le nuove voci della cultura locale: spazio culturale essenziale, da difendere, per realtà che altrimenti avrebbero poca o nessuna occasione di emergere.

In particolare, martedì 23 maggio, alle ore 17, sarà presentato “Io, guardo” di Andrea Weismer, raccolta di sedici racconti, pubblicata dalla ternana Gambini editore. Weismer, anima che, partendo da Amelia, è diventata viaggiatrice instancabile per vocazione, figura eclettica e curiosa, con lucida sensibilità indaga gli aspetti più profondi della psiche umana, attraverso frammenti di realtà che cercano di svelare le mistificazioni cui l’uomo è costretto pur di farsi accettare.

La settimana successiva, martedì 30 maggio, sempre in Bct alle ore 17, sarà invece la volta del romanzo “Alienazione”, libro d’esordio di Leonardo Pinsaglia, scrittore di Narni, classe ’99, anch’esso edito dalla Gambini editore. Il giovane autore si concentra sulla condizione dell’uomo disorientato: avendo come punto di riferimento “Le città invisibili” di Italo Calvino, il romanzo di Pinsaglia racconta del viaggio che ogni scrittore è chiamato a percorrere per realizzare il proprio talento, un’esplorazione interiore da compiere in solitudine, indispensabile per essere creativi.

In entrambe le occasioni, dialogheranno con gli autori l’editrice Isabella Gambini e Beatrice Martelli.

«Il libro di Andrea Wiesmer - racconta l’editrice Isabella Gambini -  è una raccolta di racconti stimolante e singolare, dalla quale emerge la voce di un autore originale e letterariamente maturo. Io, guardo, il racconto che apre la silloge, intercetta la centralità dell’osservazione come strumento di indagine della realtà, dove l’atto stesso di guardare diventa necessario, privo di finalità o giudizio.  Incontri, equivoci, conversazioni, squarci di esistenze prendono vita per poi lasciare che il sipario si abbassi e si alzi sulle atmosfere del quadro narrativo successivo. Atmosfere sospese nel tempo e dunque sempre attuali, calate in un universo dove protagonista è l’essere umano».

Invece, a proposito del secondo romanzo, è lo stesso Pinsaglia a darci la chiave interpretativa del suo testo d’esordio. Nell’Introduzione egli scrive: «Il protagonista e narratore dei fatti è un uomo di sessanta anni, professore universitario di Storia della Filosofia e Etica sociale , un pigro sognatore che viaggia molto con la mente e poco con il corpo e ha un rapporto di amore e odio con il tempo. Intrappolato nella morsa degli stereotipi e delle regole convenzionali che la società cerca di imporgli, tenta di uscirne con intelligenza ed estrema lucidità».

Due contributi, quindi, alla riflessione sull’eterno scontro tra l’uomo, e il suo desiderio di affermazione identitaria, e la realtà circostante che, con la propria violenza, fatta di regole imposte, ipocrisie e maschere, cerca di imporre la legge del vivere inautentico. Due voci che, grazie alla Bct e a volenterosi e determinati editori locali, trovano spazi e mezzi di espressione.

 

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Il Messaggero