SPOLETO Dal pozzo esce acqua calda, il Comune ne vieta l’utilizzo. È firmata dal sindaco Fabrizio Cardarelli l’ordinanza...
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È firmata dal sindaco Fabrizio Cardarelli l’ordinanza con cui viene disposto il divieto di captazione dai pozzi per un raggio di circa 200 metri dalla zona in cui si è verificato il fatto. La scoperta è stata fatta a San Martino in Trignano e il fenomeno, rarissimo, non ha ancora una spiegazione. Il sopralluogo dei tecnici dell’Enel ha infatti escluso dispersione di energia elettrica e dopo l’intervento della Forestale, i tecnici dell’Arpa hanno prelevato alcuni campioni di acqua calda, con temperature che superano i 50 gradi. Del caso sono stati informati la protezione civile e il centro di geologia regionale. I risultati delle analisi non si avranno prima di una settimana ed è in via precauzionale, così è stato evidenziato, che il sindaco ha emesso l’ordinanza di divieto di captazione dell’acqua. Il fenomeno preoccupa e anche se tra gli esperti c’è stato chi ha avanzato come ipotesi accademica quella “dell’autocombustione dei giacimenti di lignite presenti nel sottosuolo circostante”, la casistica fa registrare casi analoghi (ma sempre molto rari e al momento non accostabili a quello di Spoleto) in zone interessate da eventi sismici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero