Terni, dal degrado a nuovi alloggi popolari: sette giovani coppie all'ex convento

Terni, dal degrado a nuovi alloggi popolari: sette giovani coppie all'ex convento
LA BUONA NOTIZIA Sono arrivati mano nella mano, emozionatissimi e con un gran sorriso stampato in viso. Valeria e David Florio, fidanzati da otto anni e conviventi dal 2021, sono...

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LA BUONA NOTIZIA

Sono arrivati mano nella mano, emozionatissimi e con un gran sorriso stampato in viso. Valeria e David Florio, fidanzati da otto anni e conviventi dal 2021, sono la prima coppia a ricevere le chiavi di uno dei sette nuovi appartamenti realizzati da Ater, grazie ad un finanziamento della Regione Umbria, nell'ex convento di San Pietro in via Manassei, nel centro storico di Terni, completamente riqualificato. «Il nostro appartamento è al secondo piano. E' molto bello, tutto rifinito, c'è il soppalco in legno con la stanza in parquet - raccontano con entusiasmo - i lucernari elettrici che addirittura, se piove, si abbassano da soli, anche gli impianti sono veramente fatti bene. La prima volta che lo abbiamo visto ci siamo emozionati e sinceramente non vediamo l'ora di venirci a vivere. Oggi (ieri) andiamo a comprare la camera da letto poi domani la cucina. Il tempo di fare tutti gli allacci e pensiamo verso metà aprile di farcela ad entrare nel nostro nuovo appartamento».

Per Valeria e David si apre quindi una nuova prospettiva di vita. E proprio alle giovani coppie era rivolto il bando Ater che ha raccolto quarantasei richieste. «L'idea originaria - ha spiegato il presidente di Ater Umbria Emiliano Napoletti - era quella di dare questa disponibilità alle giovani coppie perché considero che la città abbia bisogno di questi nuovi spunti di vita e di prospettiva per il futuro». Il costo totale dell'intervento ammonta a quasi tre milioni di euro, novecentocinquantaquattromila euro il finanziamento regionale e poco più di un milione ed ottocentomila euro a carico di Ater Umbria. L'affitto a canone concordato degli alloggi varia, a seconda della metratura, dai centonovanta ai trecento euro al mese. «Restituiamo un'area importante nel cuore della città - ha aggiunto il presidente di Ater - dove da tempo non si vedevano interventi di questo livello estetico, qualitativo e funzionale. Sono appartamenti di alta qualità capaci anche di buone performance in campo energetico. Con questa consegna il palazzo tornerà a vivere, integrato nel tessuto cittadino in modo coerente e funzionale». Per anni, infatti, in quella zona così centrale è stato tutto fermo. «La situazione era diventata particolarmente pesante. La scelta di portare avanti un intervento con il supporto della Regione è stata fondamentale per restituire un'area importante nel cuore della città». Soddisfatto per la riqualificazione dell'edificio risalente al 1254, quindi con una forte valenza storica, l'assessore regionale alle politiche della casa Enrico Melasecche. «Ater ha concluso un lavoro molto importante ha affermato - si tratta di un recupero molto bello che riguarda un immobile dove fino a tre anni fa c'erano ingenti quantità di guano di piccione, era abbandonato a se stesso, in una zona residenziale molto popolata. E' importante che Ater recuperi palazzi storici evitando il consumo di nuovo suolo».

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Il Messaggero