Giudici accoltellati, il Csm: «A Perugia criticità senza eguali negli uffici giudiziari»

Giovanni Legnini
PERUGIA - La solidarietà, forte, ai giudici Francesca Altrui e Umberto Rana accoltellati (assieme a un dipendente del tribunale) un mese fa da un imprenditore alberghiero...

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PERUGIA - La solidarietà, forte, ai giudici Francesca Altrui e Umberto Rana accoltellati (assieme a un dipendente del tribunale) un mese fa da un imprenditore alberghiero di Spello negli uffici del tribunale civile di piazza Matteotti. Ma non solo. La visita del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, stamane a Perugia con una delegazione in visita agli uffici giudiziari ha voluto significare anche un volersi rendere conto di persona della situazione degli uffici giudiziari. ​«Qui a Perugia le criticità sono note, il fatto che gli uffici giudiziari siano dislocati in sette-otto edifici distinti crea disfunzioni, inefficienze, problemi e determina anche questa insicurezza che va sanata, per fortuna si stanno adottando le misure più idonee. C'è una situazione straordinaria,

eccezionale, senza eguali nel panorama degli uffici giudiziari italiani». 

«Noi - ha aggiunto Legnini - abbiamo voluto questo incontro, il Consiglio Superiore ha voluto segnare questa presenza per esprimere forte solidarietà ai magistrati di Perugia, ai due magistrati che sono stati colpiti durante questa aggressione così violenta e così drammatica, ma anche - ha concluso - ripartire da Perugia per lanciare proposte per fare in modo che la percezione della sicurezza negli uffici giudiziari sia sempre più condivisa ed entri sempre più il tema della sicurezza tra le priorità del nostro paese».

«La situazione degli uffici giudiziari italiani - ha spiegato Legnini al termine di un'assemblea con i vertici della magistratura - è molto differenziata, vi sono situazioni critiche, ve ne sono altre che per fortuna sono soddisfacenti con uffici nuovi efficienti e accoglienti. Noi dobbiamo, da un lato, sottolineare e apprezzare il fatto che il ministero della giustizia, in questi anni ha accresciuto notevolmente gli investimenti, sia sull'edilizia sia sulla tecnologia, sia sul personale, ma occorre anche dire che il nostro paese, il sistema giudiziario italiano ha bisogno di un piano

straordinario, di porre il problema dell'efficienza dei servizi, dell'accoglienza e della sicurezza degli uffici giudiziari tra le priorità, perché - ha concluso - non vi è un altro luogo pubblico dove si scaricano tante tensione e tanti conflitti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero