Crisi in Regione, Barberini rientra in giunta

Catiuscia Marini firma il rientro in giunta di Luca Barberini
PERUGIA - Luca Barberini torna nel ruolo di assessore regionale alla sanità: da giovedì mattina. Nel pomeriggio di mercoledì la presidente Catiuscia...

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PERUGIA - Luca Barberini torna nel ruolo di assessore regionale alla sanità: da giovedì mattina. Nel pomeriggio di mercoledì la presidente Catiuscia Marini ha firmato il decreto. La fine della crisi di giunta, ma non è detto che il braccio di ferro sia chiuso così.

Barberini ritrova le deleghe a coesione sociale e welfare. «Anche facendo seguito alla positiva riunione del Gruppo consiliare del Pd – ha detto la presidente a margine della firma - ho ritenuto importante che la Giunta regionale dell’Umbria riassumesse la piena funzionalità così come individuata a giugno 2015». 
Con l’occasione sono state attribuite le competenze in materia di tutela dei consumatori, di polizia locale e di politiche di aggregazione macroregionali e disciplina dei soggetti aggregatori all’assessore Antonio Bartolini e in materia di politiche della  sicurezza urbana al vice presidente e assessore Fabio Paparelli.

«Ho deciso unitamente al capogruppo di rilanciare l'azione politica del gruppo consiliare, attraverso un documento programmatico che delinea i cinque obiettivi che ci prefissiamo di raggiungere entro il 2016. Il documento è stato approvato all’unanimità ed ha rappresentato il giusto modo per segnare la ricomposizione definitiva di questa vicenda», spiega il segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli.
Per i capigruppo di Pd e socialisti Chiacchieroni e Rometti: «Una assunzione di responsabilità necessaria e attesa dagli umbri». 

Ironia dalle opposizioni. «Walter Orlandi, il famoso cane da guardia di cuiBarberini disse di non sentire il bisogno rimarrà al suo posto», attacca Nevi (Fi). Per Valerio Mancini (Lega nord): «Ha vinto la Marini». E Marco Squarta (Fdi) entra nel merito:«E' necessario far subito ripartire la centrale unica degli acquisti di farmaci, razionalizzare le spese farmaceutiche in generale, ottimizzare i costi per risparmiare sugli affitti dei locali».

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Il Messaggero