OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PERUGIA - Vista la tematica, particolarmente delicata e attuale, l’Osservatorio sulle crisi di impresa (Oci) ha voluto tenere ugualmente, anche se in modalità webinar, il convegno di Perugia “Emersione anticipata della crisi tra diritto emergenziale e codice della crisi”.
Nel rispetto delle normative, l’evento formativo, organizzato dall’Oci insieme al Centro studi giuridici e politici della Regione Umbria e al Centro studi Minciotti, si è così svolto in diretta streaming dalla Sala dei Notari grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. «Era necessario – ha spiegato il dottore commercialista Alessio Mancini, membro del comitato organizzatore – dare un segnale di continuità relativamente allo studio della riforma della disciplina delle procedure concorsuali che, purtroppo, a causa della situazione di emergenza, stenta a decollare. Siamo orgogliosi che anche quest’anno l’Oci abbia scelto Perugia come sede per approfondire questa importante tematica, con esperti del settore professionale, universitario e della magistratura». A relazionare sono stati, infatti, Giuseppe Fichera, magistrato dell’Ufficio del ruolo e del massimario presso la Corte di cassazione, Paolo Bastia, professore ordinario di Crisi e risanamento delle imprese all’Università degli studi ‘Alma Mater’ di Bologna, Dario Latella, professore associato di Diritto commerciale all’Università degli studi di Messina, e Bruna Ronconi, avvocato del Foro di Perugia e componente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Perugia.
«L’argomento – ha commentato Rana – è stato adattato alle esigenze sanitarie dell’ultim’ora. La problematica seria in questo momento è data dalla situazione di crisi economica che, già latente, si è aggravata parecchio in conseguenza delle norme emergenziali che hanno comportato restrizioni e blocchi nell’attività economica. Un primo campanello d’allarme lo rileviamo anche dal differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa. Tutto ciò sta avendo dei riflessi sull’andamento dell’economia e ne avrà anche nell’ambito delle procedure concorsuali e nelle situazioni di indebitamento che possono riguardare sia il consumatore che l’imprenditore». «Centrale – ha ricordato Rana – è anche la tematica degli assetti organizzativi dell’impresa, che è inserita in quella parte di riforma già entrata in vigore. Si tratta di quelle strutture che, con la riforma, ogni impresa si deve dare per verificare e valutare periodicamente i rischi classici in cui può incorrere, e a cui si dovrà aggiungere anche il rischio pandemico». Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza è, infatti, entrato in vigore solo parzialmente essendo la sua operatività definitiva slittata al primo settembre 2021. «Nonostante questo rinvio – ha dichiarato l’avvocato Ronconi –, possiamo già riscontrare alcuni aspetti positivi. I principi espressi nella riforma spesso vengono già applicati dai giudici che si trovano ad affrontare problematiche di natura fallimentare o concorsuale. Alcuni istituti, intanto, sono già idonei a prestare i loro benefici. Purtroppo, riscontriamo sempre più spesso problemi legati all’esecuzione dei contratti che riguardano i rapporti tra privati, ad esempio connessi ai costi delle locazioni abitative e commerciali, delle misure di contenimento della pandemia e alla crisi di liquidità. Sopravvenienze contrattuali che devono essere risolte nella maniera più leggera possibile per i cittadini, dal punto di vista finanziario». L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Perugia e la collaborazione dell’Ordine degli avvocati di Perugia e dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della provincia di Perugia.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero