Virus, il tracciamento tiene: scesi a 18 i focolai

Il nuovo punto vaccinale all'Afas di San Sisto (Perugia)
PERUGIA - Con la variante Delta tenuta sotto stretto controllo dal contact tracing, l’incidenza settimanale dei nuovi casi per la sesta settimana consecutiva si mantiene...

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PERUGIA - Con la variante Delta tenuta sotto stretto controllo dal contact tracing, l’incidenza settimanale dei nuovi casi per la sesta settimana consecutiva si mantiene ampiamente in “fascia bianca”. L’indicatore decisionale nell’ultima settimana del monitoraggio della cabina di regia (14-20 giugno) è infatti passato da 12 a 9,6 casi ogni 100mila abitanti. Anche i focolai si sono ridimensionati e ora ne figurano 18 anche se nell’ultima giornata altri quattro casi si sono aggiunto al cluster di Norcia con elevati sospetti collegato alla variante ex-indiana. La cui avanzata è arginata anche dalla campagna vaccinale che giovedì ha fatto segnare un altro record di somministrazioni, 10.201, cui ieri in metà giornata ne sono seguite quasi 7.700. Da ieri, attivo anche il primo hub allestito in una farmacia comunale.


Il monitoraggio settimanale della cabina di regia trattiene l’Umbria in rischio basso e con tutti gli indicatori decisionali al minimo. A partire dal numero dei focolai sceso da 27 a 18 e scendono anche i casi non associati a catene epidemiche note, passati da 61 (21% dei positivi certificati sui 14 giorni) a 37 (15,4%). Si mantiene sotto la soglia di guardia anche l’Rt stimato a 0,85 in lieve risalita rispetto alla settimana precedente (0,80) e un altro dato fornisce la misura dell’azione di contenimento del virus in corso: il tasso di positività dei tamponi molecolari, escluso il retesting, è passato dal 2,3 all’1,8%, il dato più basso da quando esiste il dossier Ministero-Iss. Ai minimi anche l’occupazione di posti letto in area medica (4%) e in terapia intensiva (4%), reparto nel quale ieri, dopo ben sette giorni, è entrato un paziente nuovo: ragione per la quale i degenti in area critica ora sono 3, tutti ricoverato al Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Restando all’ultimo bollettino della Regione, sono 11 i nuovi casi certificati ieri a fronte di 1.154 tamponi molecolari, con un’incidenza in risalita allo 0,95% ma con la media mobile stabile a 0,81. Non ancora circoscritti i due cluster di Norcia legati con ogni probabilità alla variante Delta: ieri altri 4 contagi che fanno salire a 26 il totale settimanale e a 546 l’incidenza cumulativa. «Ci sono alcuni cluster domestici di famiglie patriarcali numerose – spiega Marco Cristofori, esperto del Nucleo epidemiologico regionale – per i quali è stato chiesto il sequenziamento di tutti i tamponi non riconducibili a variante inglese (assenza gene “S”) perché già identificabile in massima parte al momento della diagnosi. I risultati li avremo entro una decina di giorni». Per il resto, da segnalare i 13 casi settimanali di Terni ma con un’incidenza di appena 11,8. Allineato intorno a 9 casi ogni 100mila abitanti il dato delle due province, in lieve risalita quello di Perugia.

Senza sosta la campagna vaccinale con oltre 18mila iniezioni nell’ultimo giorno e mezzo. La copertura in questa fase avanza in particolare tra quarantenni (2.642 prime dosi ieri in metà giornata) e trentenni (765) mentre sta rallentando tra i cinquantenni dove tuttavia si è arrivati a un 75% di copertura rispetto alla prima dose. Da ieri intanto, i sessantenni del distretto perugino possono vaccinarsi anche nel nuovo hub Afas aperto nella farmacia di San Sisto, nel comune di Perugia. È stato inaugurato dal sindaco Romizi, dal direttore generale e dal presidente Afas, Raimondo Cerquiglini e Antonio D’Acunto. Presenti anche rappresentanti della Regione e i vertici Federfarma. «Un ulteriore contributo alla comunità in questa emergenza da parte di Afas - ha commentato D’Acunto – che conferma la sua funzione sociale». Il primo cittadino ha posto l’accento sulla necessità di rendere sempre più capillare la campagna vaccinale. Ne potranno usufruire gli over 60 prenotandosi in una farmacia comunale qualsiasi cui sarà iniettato l’antidoto Janssen le cui somministrazioni negli ultimi giorni sono passate da 2 a 18, fino alle 27 di ieri in mezza giornata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero