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PERUGIA Con i dati ospedalieri caratterizzati da frequenti oscillazioni, sembra avviarsi a una fase discendente la curva dei decessi, coi casi settimanali che in quattro giorni sono passati da 40 a 31. Un bilancio, quello dei decessi, che avrebbe potuto essere ben peggiore senza la campagna vaccinale che avrebbe ridotto del 51% la stima delle vittime Covid, mentre una ricerca ribadisce l’importanza del vaccino nei fragili. A proposito di profilassi, c’è stata una ripresa delle somministrazioni, quasi 10mila in due giorni.
Tra martedì e mercoledì mattina c’è stato un netto calo di degenti Covid ordinari negli ospedali umbri: otto in meno rispetto al giorno precedente con un totale di 196 posti letto occupati in area medica. Rispetto a una settimana fa, c’è stata una riduzione del 4,7%, mentre a livello nazionale, i ricoveri ordinari sono scesi del 16%. Nonostante la riduzione, il tasso di occupazione rimane al 30% secondo Agenas. Quanto ai reparti critici, nell’ultima giornata si registrano due ingressi, un posto letto occupato in più con un totale di otto assistiti ricoverati e una saturazione al 6,3%. Quanto all’altro indicatore di gravità, i decessi, 4 quelli comunicati nell’ultimo bollettino regionale, a Corciano, Narni, Perugia e Terni. Al riguardo, uno studio Oms reso noto ieri dalla Commissione europea rivela come la vaccinazione abbia tagliato le stime dei casi letali del 51%. Una ricerca finanziata dal Ministero della Salute a 13 Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, invece, ribadisce la crucialità della profilassi nei pazienti fragili nei quali la dose aggiuntiva è fondamentale. «Serve a potenziare la risposta immunologica e a ridurre rischi di infezioni e complicanze», si legge nello studio. A proposito di vaccini e malattia, dopo la morte del biologo no-vax Franco Trinca, deceduto causa Covid all’ospedale di Città di Castello, i carabinieri del Nas di Perugia hanno acquisito le cartelle cliniche e sul corpo del medico – morto lo scorso 4 febbraio - è stata disposta l’autopsia. Passaggi disposti dopo una denuncia nella quale si chiede di accertare le cause del decesso.
Intanto, sul versante epidemico in Umbria prosegue la diminuzione degli attualmente positivi: alle 10 di ieri erano 12.929, 580 in meno rispetto al dato fornito martedì mattina. A fronte dei 1.034 nuovi positivi, ci sono stati infatti 1.610 guariti. In lieve risalita il tasso di positività dei tamponi: quasi 11mila i tamponi processati con test molecolare e antigenico con un’incidenza del 9,4%. Per la prima volta, da quando i test antigenici sono stati inseriti nel conteggio dei casi Covid, la media mobile è scesa sotto il 10%. L’incidenza settimanale è scesa a 768 casi per 100mila abitanti e ora solo un comune (Polino) ha un dato superiore a 2mila.
Vaccini.
Il Messaggero