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PERUGIA Una nuova lieve crescita dei degenti Covid caratterizza l’ultimo bollettino regionale che con 105 nuovi casi diagnosticati tra lunedì e martedì mattina conferma la discesa della curva epidemica. Nell’ultima giornata si registra tuttavia un altro decesso, il secondo in una settimana, e nuovi focolai sparsi nel territorio regionale, da Piegaro a Valfabbrica, passando per Giano dell’Umbria e Passignano. Da più parti, si rinnova l’invito alla vaccinazione: lo fanno alcuni sindaci attraverso i social, lo ha fatto la governatrice Donatella Tesei, rivolgendosi in particolare ai più giovani. Tra lunedì e ieri in mezza giornata, sono stati quasi 1.400 i nuovi vaccinati nella fascia 12-29 anni.
L’attenzione è rivolta sui ragazzi in età scolare tra i quali solo il 13,2% ha completato il ciclo vaccinale, contro il 28,4% nazionale. «Stiamo lavorando perché la scuola possa iniziare per tutti in presenza», ha dichiarato la governatrice Tesei a margine dell’inaugurazione del nuovo centro polivalente di Cascia. «La campagna vaccinale sta proseguendo secondo le direttive nazionali, mettendo soprattutto in sicurezza gli anziani e i più fragili, ma stiamo anche spingendo molto sulla popolazione giovane e quindi studentesca», ha aggiunto. «Se saremo tutti responsabili potremo affrontare il nuovo anno scolastico in tranquillità». Comprendendo anche chi è in attesa di richiamo, quasi 8.400 under 19, il 52,2% degli assistiti vaccinabili più giovani da qui a breve può dirsi coperto. Ma il ritmo di adesione va ancora a rilento considerando che in un giorno e mezzo, in 885 si sono presentati ai centri vaccinali. Sono oltre 30.400 i teenagers che non hanno ricevuto neanche una dose, compresi i prenotati che in totale, come riporta il dashboard Covid-19 regionale, ammontano a 104.820. Nelle altre fasce l’andamento regionale è in linea con la media nazionale e anzi, considerando il totale degli immunizzati, l’Umbria è al 69,3% di copertura, quasi due punti percentuali avanti al dato italiano. Considerando chi è in attesa di richiamo, circa 87.500 assistiti, la profilassi interessa l’80,5% della popolazione con più di 12 anni, il 73% della popolazione residente, sette punti sotto la soglia della cosiddetta immunità di comunità.
Il virus intanto rallenta ma i rientri dai luoghi di villeggiatura, anche esteri, e l’imminente ritorno sui banchi di scuola rischiano di far ripartire la curva. Il trend dei contagi per ora si mantiene discendente, con 105 nuove infezioni diagnosticate tra lunedì e martedì mattina, e il dato settimanale (che disegna l’andamento della curva) in calo: 723 casi negli ultimi sette giorni, pari a 103,3 giornalieri, livello che si registrava a fine luglio. Tale fase di contenimento dei contagi si accompagna a un’intensificazione dello screening, con quasi 39mila tamponi totali eseguiti negli ultimi sette giorni con una crescita del 3% rispetto alla settimana precedente. In calo il tasso di positività globale, la cui media mobile dopo quasi un mese è tornata sotto il 2%, ma torna a scendere anche l’incidenza dei positivi sui tamponi molecolari, ieri fissata al 4,2%, il dato più basso registrato negli ultimi 21 giorni, esclusi i risultati dei festivi. Segnalati altri due ricoveri, uno in area medica, l’altro in terapia intensiva dove i degenti ora ammontano, rispettivamente, a 52 e 8. Ieri c’è stata anche una nuova vittima, la numero 1.428, a Città di Castello.
L’incidenza dei contagi sul territorio, invece, compresi i casi di fuori regione, si attesta a 94,5 casi ogni 100mila abitanti, in linea col dato nazionale.
Il Messaggero