Covid, positivi tra i non vaccinati: incidenza superiore di 4 volte

Covid, positivi tra i non vaccinati: incidenza superiore di 4 volte
PERUGIA Lieve inversione di tendenza nell’ultima giornata di screening comunque sostenuto nella regione. A fronte di oltre 11mila tamponi, infatti, sono emersi 66 casi, il...

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PERUGIA Lieve inversione di tendenza nell’ultima giornata di screening comunque sostenuto nella regione. A fronte di oltre 11mila tamponi, infatti, sono emersi 66 casi, il dato più basso dal 28 ottobre escludendo domeniche e festivi. Un trend rilevato dopo una settimana di risalita di curva e media mobile dei contagi, come evidenzia il report settimanale del Nucleo epidemiologico regionale. «Dobbiamo accelerare sulla vaccinazione», attacca l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che ricorda come tra i non vaccinati il virus colpisca con una frequenza 3-4 volte più alta.

L’analisi elaborata dagli esperti del Nucleo Carla Bietta e Marco Cristofori, al 9 novembre indica un’incidenza settimanale di 71 casi per 100.000 abitanti in crescita al pari dell’indice di replicazione diagnostica, salito a 1,50. La maggiore concentrazione di contagi si rileva ancora tra i giovanissimi, in particolare nella fascia 3-12 anni, mentre a livello territoriale, Spoleto, Assisi e Media valle del Tevere sono i distretti sanitari che presentano un’incidenza superiore a 100. «L’analisi conferma l’importanza di accelerare sulla vaccinazione sia per i soggetti non ancora coperti, sia per incentivare l’adesione per la terza dose», spiega l’assessore. «Lo conferma il dato relativo all’incidenza dei positivi nei non vaccinati che è 3 o 4 volte superiore». Intanto sono stati trasmessi al Ministero i dati relativi all’ampliamento della platea dei destinatari della terza dose, estesa agli assistiti tra 40 e 60 anni che dal primo dicembre potranno ricevere l’iniezione negli hub territoriali rimasti attivi. «Per i fragili e per chi non si può muovere da casa – aggiunge Coletto - continueremo a impiegare i medici di medicina generale, mentre per le zone più disagiate, ci sono quattro team sanitari dell'Esercito. L'obiettivo è vaccinare rapidamente».

Intanto però la guardia va mantenuta alta, ricorrendo alla vaccinazione antinfluenzale e rispettando le misure di protezione, come mascherine e distanziamento. «Nell’ultima seduta del Cts – spiega ancora Coletto – è stato evidenziato un innalzamento dell’età media dei positivi al test rapido. Una fascia interessata a rilevare la positività per il Green pass e questo conferma come il tampone antigenico, pur funzionale al rilascio della certificazione, resti uno strumento efficace per intercettare positività tra gli adulti che diversamente resterebbero sommersi mettendo a rischio altre persone».

Note positive arrivano dal mondo scolastico nel quale l’andamento dell’epidemia è stazionario con una riduzione dei casi di isolamento su un elevato numero di classi in sorveglianza. «Come prevede la circolare ministeriale la Regione ha adeguato le misure di sorveglianza prevedendo la quarantena dei soli non vaccinati al secondo positivo e dell’intera classe al terzo caso». Un passaggio importante in chiave profilassi. «Per le quarantene si comincia a distinguere tra il “contatto” vaccinato e non vaccinato e questa sperimentazione nelle scuole potrebbe essere poi applicata in altri ambiti, per incentivare anche la somministrazione della terza dose». A proposito, l’ultimo aggiornamento del dashboard regionale indica 57.228 terze dosi iniettate, 2.036 mercoledì. «Sono invece diminuite le persone che decidono di ricevere la prima dose».

Tornando ai dati di ieri, Dopo giorni di crescita i nuovi casi sono scesi a 66, dato che riporta sotto 600 il totale settimanale dei positivi. Oltre 11.200 i tamponi, con un’incidenza quasi dimezzata rispetto a martedì, pari allo 0,58 per cento. In calo, grazie ai 92 guariti, anche gli attualmente positivi, ora 1.446 (-26). Stabili a 34 i degenti ordinari, passano da sette a sei quelli critici.

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Il Messaggero