Covid, la nuova fase parte da Omicron 2: isolati sette campioni. Domenica vax day libero

Covid, la nuova fase parte da Omicron 2: isolati sette campioni. Domenica vax day libero
PERUGIA I sospetti di laboratorio si sono rivelati fondati e i sequenziamenti effettuati autonomamente nel capoluogo hanno confermato la presenza della variante Omicron 2 anche in...

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PERUGIA I sospetti di laboratorio si sono rivelati fondati e i sequenziamenti effettuati autonomamente nel capoluogo hanno confermato la presenza della variante Omicron 2 anche in Umbria. Lo ha reso noto Antonella Mencacci, direttore della Scuola di specializzazione in Microbiologia dell’UniPg, nel punto Covid settimanale. Aggiornamento nel quale è stata confermata la fase di plateau della curva ed è stata ribadita l’urgenza di procedere con la vaccinazione pediatrica, sensibilizzando anche gli adulti no-vax con un nuovo vax day libero organizzato per domenica prossima.


Di situazione epidemiologica sotto controllo parla l’assessore Luca Coletto. «La curva è al plateau e le infezioni si stanno riducendo anche nelle comunità, a parte un lieve aumento nelle Rsa». Il report del Nucleo epidemiologico indica un andamento leggermente decrescente della media mobile e dell’incidenza settimanale dei casi. «Un calo che conforta – spiega Marco Cristofori – considerando i mille punti di incidenza persi rispetto al picco che in Umbria è stato anticipato rispetto al resto del Paese dove il dato è maggiore». A 0,85 l’indice Rdt calcolato sulle diagnosi. «Considerando i tanti asintomatici, questo indice descrive una situazione più vicina alla realtà». La diffusione territoriale resta uniforme: al 30 gennaio nessun distretto aveva un’incidenza per 100mila abitanti sopra 2mila, e solo l’Alto Chiascio presenta un dato maggiore (1.748). «C’è una recrudescenza nei ricoveri ordinari – aggiunge Cristofori – forse riferibile alla risalita della curva a seguito del superamento del picco». Nell’analisi per età, la dottoressa Carla Bietta ha confermato l’elevata variabilità tra le fasce, evidenziando come anche l’esito del testing scolastico restituisca un trend decrescente. «Un dato coerente col tasso di positività dei tamponi, sceso al 14,3%». Quanto ai dati ospedalieri, l’epidemiologa ha chiarito che pur oscillante il trend delle terapie intensive procede verso una stabilità, al pari dei decessi anche se al prezzo di 29 casi settimanali (ieri altri 6).
Che la situazione epidemica stia evolvendo lo conferma la presenza della variante Omicron 2 che l’equipe della professoressa Mencacci ha isolato in sette campioni prelevati nel perugino. «La Omicron 1 ha un gene “S” non visibile ai test biomolecolari – spiega – che la scorsa settimana abbiamo rilevato in alcuni campioni con grande carica virale». Si tratta del primo sequenziamento autonomo effettuato a Perugia dove da metà gennaio è stata allestita una stanza con strumenti, kit e personale dedicati. «Nelle due sedute analitiche effettuate abbiamo ottenuto risultati eccellenti sia per il materiale selezionato che per l’esito, coerente con quello del laboratorio Izs di Teramo dal quale in cinque settimane contiamo di “staccarci”. Il sequenziamento sarà essenziale nel post Covid per analizzare altri virus e batteri sconosciuti». Un lavoro portato avanti con la docente di Microbiologia clinica Roberta Spaccapelo. Intanto, per sapere a che livello la Omicron 2 è presente in Umbria, bisognerà attendere l’esito del flash survey Iss-Ministero per il quale ogni due settimane sono inviati circa 50 campioni scelti con metodo statistico in tutta la regione. Quanto alle caratteristiche, la Omicron due è “sorella” della “uno”, come appurato in Danimarca dove è prevalente. «Lì hanno tolto le limitazioni e mi aspetto che la minor virulenza valga anche per la “due”», aggiunge Antonella Mencacci che invita a tenere la guardia alta. «I non vaccinati possono finire in ospedale se contagiati, è sempre un’infezione da SarsCov2. Al momento i degenti di lungo corso sono riferiti alla Delta mentre i ricoverati Omicron non sono vaccinati o avevano un’infezione precedente che non copre da tale variante». In isolamento domiciliare, invece, i soggetti sui cui tamponi è stata isolata la Omicron 2.

La riduzione delle prenotazioni e, di conseguenza, delle somministrazioni, ha intanto indotto la Regione a stringere i tempi sulla profilassi. «La vaccinazione va incentivata - osserva Coletto - per questo per domenica abbiamo organizzato un vaccine day libero nei punti territoriali». «È fondamentale che chi non ha fatto la dose booster la faccia - aggiunge il commissario Massimo D’Angelo - e a tutti sarà inviato un sms». In una settimana quasi 1.200 le prime dosi effettuate in meno e c’è il sospetto che i no vax restano tali. «Ai non vaccinati che tendono a non vaccinarsi perché la curva è in discesa, con oltre mille casi al giorno, va detto che prima o poi li “vaccinerà” la Omicron e saranno forme più gravi», avverte Cristofori. «La vaccinazione è fondamentale anche nei bambini: il Covid non è finito e non vaccinarsi resta pericoloso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero