I pazienti Covid occupano il 40% dei reparti ordinari. Curva in discesa ma altri 3 morti

I pazienti Covid occupano il 40% dei reparti ordinari. Curva in discesa ma altri 3 morti
Non si arresta l’ondata di ospedalizzazioni causa Covid, con un altro ingresso in area medica e un altro in terapia intensiva. Questo mentre la curva epidemica continua a...

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Non si arresta l’ondata di ospedalizzazioni causa Covid, con un altro ingresso in area medica e un altro in terapia intensiva. Questo mentre la curva epidemica continua a mostrare segni di arretramento, pur con altri tre decessi comunicati tra domenica e lunedì.


Alle 10 di lunedì mattina, in Umbria si contavano 269 pazienti totali ricoverati negli ospedali della regione, con un indice di ricovero salito all’1,6%. La saturazione dei posti letto di area medica è quindi salita al 40%, il dato più alto in Italia come rileva Agenas. «Un fenomeno legato al fatto che l’ Umbria, come la Calabria, per prima ha visto aumentare l’incidenza nella fase di espansione corrente», spiega il matematico del Cnr, Giovanni Sebastiani. «Sono diversi i fattori coinvolti nell’aumento delle ospedalizzazioni – aggiunge - ma che di là delle decisioni istituzionali, questo trend suggerisce un atteggiamento di prudenza nei comportamenti individuali per limitare gli effetti dell’attuale alta circolazione del virus e di abbassare il valore dell’incidenza che ci espone al rischio dello sviluppo di nuove varianti potenzialmente resistenti ai vaccini già somministrati». Da notare che dei 266 degenti ordinari, 6 sono gestanti o neonati, mentre 52 sono pazienti ricoverati per patologie non Covid. Al di sotto della soglia critica, il tasso di occupazione della terapia intensiva, al 2,4% rispetto a una media nazionale del 5%. Al momento sono tre i pazienti critici, uno entrato nell’ultima giornata. Altri tre i morti segnalati nelle ultime 24 ore, col dato settimanale che ora segna 26 casi letali, il dato più alto dal 18 febbraio. Quanto alla curva epidemica, il testing domenicale ha restituito 500 nuovi casi, numero che fa scendere sotto 1.200 l’incidenza settimanale (1.184,1) mentre la media mobile è scesa a 1.463,3 casi medi giornalieri. Gli ultimi contagi sono stati scoperti a seguito dell’analisi di 3.266 tamponi il cui tasso di positività è in linea con quello dei giorni feriali al 15,3%, di poco sotto la media mobile. Un parametro che tiene nonostante in una settimana il numero dei tamponi si sia ridotto del 12% circa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero